- vittorio baccelli - i racconti -

- questo racconto era nato assieme a "patty"(sesso terrestre), ma poi ha preso una via autonoma. stampato su "storie di fine millennio" sarà poi ripreso col nuovo titolo di "regalo di natale" per "mainframe"- 

vittorio baccelli

SESSO ALIENO

 

Ho conosciuto Stella all’università di Urbino ove frequentiamo gli stessi corsi di storia dell’arte.

In breve siamo divenuti inseparabili, pranziamo insieme alla mensa e la sera c’incontriamo al bar del centro.

Esploriamo la cittadina ed i bellissimi dintorni, spesso andiamo al prato ventoso dei cappuccini ed una sera dopo una gita al Furlo ci siamo per la prima volta baciati.

-Vieni con me sabato e domenica a San Marino? Un amico mi ha lasciato la chiave di casa – mi dice, ed io accetto subito con entusiasmo.

Stella è veramente bella, coi suoi ricci capelli neri, il suo accento vagamente straniero, le lunghe gambe, la vita sottile, il seno ben fatto.

Venerdì notte col mio maggiolino partiamo per la repubblica del Titano, arriviamo nella cittadina e lei mi guida fino ad una casa medioevale in mattoni.

Entriamo, posiamo le borse con le nostre cose ed esploriamo l’appartamento.

Ingresso, cucina, bagno con doccia, studio e camera da letto matrimoniale, il tutto arredato nel classico stile studente universitario con riviste, dischi e libri ovunque.

- Devo confessarti una cosa – mi fa – non sono del Maine, ma vengo da molto più lontano.

-         Davvero? – rispondo – e da dove? –

-         Vedrai più tardi – fa lei.

Poi la conversazione si sposta sugli amici, sui corsi, sugli insegnanti.

Si mette a sedere sul letto e mi fa – Sei pronto? –

-         A tutto! – rispondo sorridendo.

-         L’hai detto! – esclama ed inizia lentamente a spogliarsi.

La osservo mentre si sfila il maglione, si toglie le scarpe, i jans, poi il collant, le slip e resta nuda, sorridente a fissarmi.

-         Ora viene il bello – mi dice – non sono della tua Terra, vengo da un lontano pianeta –

-         Dai! Falla finita – dico io dolcemente baciandola.

Si scosta – No!  È vero, sei pronto  a vedermi come veramente sono? -

  Certo che sono pronto - dico pensando che stia scherzando.

- Se non ti va, dimmelo e non ne facciamo di nulla – sta dicendo ciò molto seriamente e comincio ad incuriosirmi.

-         Vuoi forse spaventarmi sfilandoti la pelle? –

- No – fa lei – sto parlando seriamente, preparati e se non ti va, dillo e farò marcia indietro –

Prendo la sedia e mi ci metto a cavalcioni accanto al letto fissandola.

-         Dai va’ avanti con lo spettacolo, sono pronto a tutto –

Con l’indice della mano sinistra si tocca la fronte in tre punti, ed ecco, il mutamento lentamente avviene.

I suoi occhi divengono rotondi, i capelli acquistano riflessi blu luminescenti, anche la pelle si trasforma, è ora come fosse composta da squame dorate ed intorno a lei una sottile luminescenza sempre d’oro si diffonde.

E’ ancora lei, ma non è solo più bella, è bellissima ed i lineamenti modificati sono splendidamente alieni.

Le prendo la mano che si è fatta più sottile e più lunga e la bacio su tutte le sue sei dita.

-         Mi piaci da impazzire, come prima, più di prima –

Mi spoglio, le sono sopra, le chiedo: - Usi spirale o una pillola aliena? -

Lei sorride – Vedo che non ti sei spaventato e ti piaccio ancora –

-         Moltissimo, amore, non sai quanto

-         Non preoccuparti,  non posso rimanere incinta, le nostre due razze sono incompatibili, almeno per ora, ma i nostri cervelloni ci stanno lavorando sopra –

La penetro mentre la bacio ed inizio ritmicamente a possederla.

-         No – sussurra – con noi è diverso, devi star fermo dentro di me –

-         Come con una tailandese – faccio io, e poi – obbedisco!-

Sento vampe di calore che dal membro s’irradiano verso il resto del corpo mentre la sua fica mi stringe sempre più forte.

Le vampe seguono i ritmi cardiaci, il mio ed il suo, che ora battono all’unisono e li percepisco chiaramente, anche la contrazione sul mio membro segue lo stesso ritmo.

La sua luminescenza dorata pulsa seguendo anch’essa i ritmi cardiaci, poi la luminosità invade anche il mio corpo e divengo dorato, le nostre membra sembrano fluide, si mescolano, onde di pensiero si incontrano e vi è scambio di emozioni.

Siamo un solo corpo luminescente e pulsante, quando sento l’orgasmo lentamente salire e poi sommergerci con lunghe ondate ritmiche sempre più incisive e colorate.

Raggiunto l’apice, molto lentamente tutto si dissolve e ci ritroviamo distesi l’uno  accanto all’altra, innamorati più di prima.

-         Stella sei fantastica! Non ti lascerò mai! –