cari intellettuali di sinistra

Perdonatemi se sono nuovamente quì con le mie solite domande - purtroppo - prive d''una risposta. Mi ricollego ad una pubblicità giuntami - poche ore fa - sulla scuola di scrittura dell''illustre Baricco

Novita'' italiane
Alessandro Baricco, ''Next'', Feltrinelli
96 pagine, 6 euro
Nato come raccolta degli articoli di approfondimento apparsi sulle pagine del quotidiano La Repubblica, questo piccolo libro affronta un grande tema: la globalizzazione. Lo scrittore risponde a una serie di domande, per capire meglio il fenomeno e per comprendere quanta parte del pianeta coinvolga. "La globalizzazione buona è fatta con gli stessi mattoni della globalizzazione cattiva" scrive Baricco. Come si fa a distinguerle? Alessandro Baricco ha fondato a Torino la scuola di scrittura creativa Holden.

Con tutto il dovuto rispetto per Baricco che non ho avuto il piacere di conoscere tranne nelle pubblicità che da alcuni mesi mi giungono su questa eccezionale scuola che alla mia tarda età non posso più frequentare.
E'' vero, esiste una scuola per tutto e Baricco mi ha fatto sorgere un dubbio, mi sono detto: "Giampiero, ma sei proprio deficiente ? - non sai ? - Vuoi vedere che esiste una scuola per intellettuali di sinistra che non conoscevi ?"
Vuoi vedere, mi son detto, che in questa scuola al posto del latino occorreva imparare il russo ? Al posto dell''inutile Vangelo sul comodino occorreva il ''Capitale'' di Marx ? No, non quello di Harpo o di un altro comico fratello, no, ma quell''altro Capitale, che nel mitico ''68 gli intellettuali d''oggi (quella di sinistra ovviamente) compravano e leggevano al posto delle poesie d''amore (me bischero) alle ragazze per sentirsi più "Ok - il mondo è giusto".
E dire che io mi perdevo - allora - nei classici d''ogni tempo ed amavo pure i russi, ahimè, quelli sbagliati.
Altro che Tolstoj, Dostojevskj, Puskjn, Gogol, Cechov, Goncarov e tanti altri ancora (me bischero), dovevo darmi ai russi veri, quelli che al pari di Hitler hanno (più furbescamente) incenerito milioni di persone ma non accendendo quella memoria collettiva di "Olocausto" perché i "più o meno" intellettuali di sinistra dell''ultimo mezzo secolo hanno indirizzato il loro lavoro sullo studio delle nefandezze del fascismo e nazismo sorvolando sul resto.
Ma divago dal tema principale, dalla scuola di Baricco (può esistere una scuola che crea gli artisti ?) volevo passare alla scuola di cui ignoro probabilmente l''indirizzo, la setta parastatale per intellettuali di sinistra.
Quella che ha forgiato i Morettiani, i Tabucchini, i Foiani, pensate che Paolo Rossi (non il mitico pallonaro mondiale ma l''artista allievo di Fo) crea arte con la sua faccia di ubriaco all''ultimo stadio nei teatri italiani, e forse è quello che più di tutti s''avvicina alla mitica madre Russia, si, con quella faccia da vodka alle sei del mattino.
Ebbene, tutti questi intellettuali di sinistra, che ancora continuano a ricordare a Fini la militanza al partito figlio del M.S.I., sorvolano sul tema che in altri paesi del mondo sarebbe considerato da "ALTO TRADIMENTO" si, quello che al pari di tanti altri misteri italiani si tenta di coprire con la cenere del tempo, l''ipocrisia degli intellettuali di sinistra, si, scusatemi se sono costretto a ricordarvelo: "DOSSIER MITROKHIN".

Caro Moretti ne faccia un film, caro Fo ne rappresenti una bella versione teatrale, qualche documento sparso riuscirete a rintracciarlo, non sarà sparito proprio tutto ?
Ma quanta scolorina è stata consumata per cancellarlo tutto ? Già: ALTO TRADIMENTO !!!!!!!!

Cari intellettuali di sinistra, pensateci tra una passeggiata e l''altra, fate come i peripatetici d''un tempo, fatelo almeno nel senso completo.
Quasi quasi rimpiango di non aver frequentato le cellule di partito del ''68 ma di essermi fermato (me bischero-triplo) soltanto all''oratorio di C.so Valdocco nella mia amata Torino.
Cordiali saluti.
Giampiero Labbate
Dalla casa dello scrittore cancellato perché non ipocrita e non intellettuale di sinistra.
Via Boldori 15
26026 Pizzighettone (CR)
tel. 0372.743899
Rinuncio alla mia privacy perchè ritengo che gli onesti non ne abbiano bisogno.