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vittorio baccelli – i racconti – terzo sigillo –
Due punkabbestia sono sdraiati su dei sacchi a pelo
luridi in un’aia abbandonata ricoperta d’erbacce. L’aia fa parte di ciò che
rimane di un gran casolare ormai abbandonato da decenni, che si trova nel bel
mezzo della Maremma.
A poche centinaia di metri dal casolare diroccato,
si scorge ciò che resta di un antico tracciato ferroviario. Il sole è al
tramonto ed i due punkabbestia stanno sonnecchiando e scrutando distrattamente
il sole che sta per toccare l’orizzonte.
I due sono un maschio ed una femmina, anche se ad
una prima occhiata il sesso proprio non si distingue, lui e lei, infatti, sono
vestiti con stracci neri che forse erano molto tempo fa, dei pantaloni, maglie
di tessuto indefinito, giacche a vento, ai piedi indossano calzini e sandali
fatti a mano.
Intorno a loro, accucciati, tre cani di razza
improbabile, frutto di miriadi d’incroci tra bastardi metropolitani. Sempre a
terra alcuni sacchetti di plastica con le loro povere robe.
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Marritempero
qui, tu come viaggi?
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Un
ci sta confronto da dove c’eravamo stallati.
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Firenze
era monnezza con la stazione piena di fatti.
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Un
si poteva proprio più vive in quer cesso.
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Tutti
scoppiati che sarrabattavano a inculassi l’un coll’artro.
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Io
poi un ne potevo più, tutte le notti quarche stronzo mi scopava di brutto, e tu
figlio di mignotta stavi a guardà e lasciavi fare anche se un volevo.
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Se
intervenivo c’avrebbero cacciato, lo sai bene.
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Vabbè
siam fuori, qui l’aria è bona e da magnà proprio un ci manca.
I due punkabbestia sono infatti scappati dalla
stazione di Firenze, cioè da ciò che rimane della stazione.
I treni
ormai non viaggiano più da decenni e le stazioni ferroviarie sono state
occupate da tribù di sbandati che lì vivono con le loro regole. I nostri
stavano in un angolo che avevano attrezzato con fogli di cartone e di plastica
e la loro intimità era inesistente, oltre tutto erano considerati una proprietà
da parte dei residenti più anziani che li costringevano a fare tutto quello che
a loro saltava in mente, anche di ciò che i due riuscivano a raccattare, il
meglio se lo prendevano i residenti anziani.
Per questi motivi, una mattina presto, erano partiti
coi cani e con le loro cose e seguendo l'antico tracciato ferroviario erano
giunti a quel casolare in Maremma.
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E
che è quer coso?
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Du
dici?
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Lassù,
per aria.
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Cazzo!
pare una cisterna.
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Una
cisterna dar cielo?
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Sarà
un pallone.
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Vien
giù ondeggiando.
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E’
sempre più basso.
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E’
grande come un TIR.
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Vo
vede che scenne proprio a qui.
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Eccolo!
Via, via piglia i cani!
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Annamo
via, sarà robba militare!
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Cori,
cori che ci spiaccica.
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Via,
via.
Ed il grande cilindro argenteo, ondeggiando e molto
lentamente si posò proprio là dove i due punkabbestia si erano accampati e che
ora seguiti dai tre cani se la stavano dando a gambe levate.
23 agosto
Sono Miranda Salis e lavoro per le Nazioni Unite da
tre anni, sono specializzata nella ricerca di contatti con forme di vita
aliene. In fretta e in furia sono stata destinata ad un’area di crisi che si
trova nella mia nazione, in Italia, in una località della Maremma.
Ho deciso di tenere un diario aggiornato su ciò che
si verificherà in quest’area in ossequio anche alle disposizioni che regolano
la mia attività.
Non so ancora di cosa si tratta, sono stata
trasportata in questa zona operativa solo stamani e non ho ancora ricevuto
disposizioni. Al mio arrivo sono stata alloggiata in uno dei numerosi ed
identici cuballoggi prefabbricati che sorgono qui nel campo.
Al mio arrivo ho visto un forte dispiegamento di
forze militari delle UN che hanno circondato tutta una vasta area. In
lontananza si scorge un gran telone che nasconde ciò che probabilmente sarà
l’oggetto di studio. Sembra quasi che vi sia un’emergenza epidemica poiché ho
visto dei tecnici indossare delle tute isolanti.
24 agosto
Nessuno mi ha ancora detto cosa sta succedendo, dei
militari hanno perquisito tutti i cuballoggi ed hanno confiscato i cellulari,
c’è stato detto che non potremo comunicare finché l’emergenza non sarà risolta.
Ho incontrato un collega indiano con il quale ho già
in passato lavorato, è un ragazzo splendido, con capelli ed un accenno di barba
biondo, con dei bellissimi occhi verdi, che però non vedono.
E’ un esperto in percezioni extrasensoriali, lui è
cieco dalla nascita, e nel periodo della sua cecità ha sviluppato una forte
tendenza telepatica, non che riesca proprio a leggere nel pensiero, ma devo
dire per esperienza personale che ci va molto vicino.
A lui hanno impiantato una protesi che emette
ultrasuoni, che rimbalzano sugli ostacoli ed a lui ritornano, con questo
impianto riesce a vedere in soli due colori, bianco e azzurro, mi ha detto, ma
la sua visione è di una precisione inimmaginabile, riesce a distinguere
particolari che noi non vedremo mai.
Anche lui non sa niente del perché siamo qui, né
cosa si nasconda sotto quel telo.
24 agosto
Anche oggi non è successo niente, né ci hanno detto
niente, sono stata tutto il giorno con Leon, si chiama così l’amico indiano,
abbiamo conversato, in francese, io e lui lo parliamo benissimo, siamo stati
più volte al bar ristorante che hanno allestito, poi abbiamo fatto un giro per
il campo. Non ci siamo potuti avvicinare al telone, perché lì la zona è tutta
recintata e sorvegliata da soldati armati.
Nei vari cuballoggi abbiamo visto diversi esperti
delle più disparate discipline che lavorano per le UN, abbiamo parlato con
alcuni di loro, ma nessuno sa niente, siamo tutti in attesa.
Fuori da un cuballoggio abbiamo visto due
punkabbestia con tre cani che stavano sdraiati sull’erba. Ci siamo avvicinati
per parlargli, ma siamo stati subito ed in malo modo allontanati da due
militari armati.
25 agosto
Con Leon una giornata di noia mortale, fortuna che
avevo portato con me un libro, ho letto per buona parte della giornata.
26 agosto
Stamani ci hanno radunati tutti e ci hanno spiegato
il motivo della nostra presenza ed il perché di tanta segretezza.
Alcuni giorni fa contemporaneamente, sette identici
cilindri argentei delle dimensioni di una cisterna di TIR sono atterrati
ondeggiando in sette località del pianeta: il primo
a Stonehenge, il secondo a Rapa Nui, il terzo a
Hanging Rock, il quarto a Tanis, il quinto nel delta del Mississippi, il sesto
a Nimis e l’ultimo è quello che si trova all’interno del nostro tendone, qui in
Maremma ed è atterrato quasi sulla testa di quei due punkabbestia che sono qui
con noi.
Ci hanno anche fatto entrare sotto il telone ed
abbiamo potuto toccare il manufatto: è liscio, morbido, elastico e resistente,
la temperatura è come quella corporea.
E’ risultato negativo ad ogni controllo e nessuno ha
capito di quale sostanza sia fatto.
Ciò che è all’interno, sembrerebbe pieno di gas, ha
resistito ad ogni ispezione.
Solo Leon non lo vede come un cilindro, ma come una
nube che stia lentamente vorticando. Sempre Leon sostiene che sente mentalmente
un brusio leggero, mentre le sofisticate ispezioni a cui l’hanno sottoposto
rilevavano un assoluto silenzio interno.
27 agosto
Ho riflettuto a lungo su ciò che mi è stato detto e
mostrato, le località in cui i manufatti sono atterrati, sono località molto
particolari. Stonehenge in Inghilterra, a nord di Salisbury è nota a tutti per
il monumento megalitico coi suoi trenta monoliti alti quattro metri che
racchiudono cinque triliti disposti a ferro di cavallo.
Rapa Nui è l’isola da Pasqua con i suoi Moai
Hanging Rock è in Australia e questo contrafforte è
considerato sacro dagli Aborigeni.
Tanis era la città sacra dei faraoni.
Il delta del Mississippi è permeato da leggende
vudù.
Nimis però non so dove sia, ed anche qui in Maremma
non vedo il nesso magico, a meno che gli Etruschi non abbiano scelto questo
posto per qualche motivo particolare.
No, forse l’antica magia non c’entra niente con ciò
che sta succedendo.
30 agosto
Seguita a non succedere niente, ci hanno detto che
tutti i punti di atterraggio sono stati isolati e vengono costantemente
monitorati dalle UN.
2 settembre
Sta finalmente succedendo qualcosa, un lato del cilindro
sembra tremolare, siamo tutti in attesa.
3 settembre
Per tutto il giorno dal lato tremolante sono uscite
delle cose strane, sembrano delle piccole penne a sfera formate da una gelatina
trasparente di color giallo.
Gli oggetti (?) sono stati tutti raccolti, chiusi e
sigillati ed inviati a laboratori di ricerca.
Il cilindro adesso è immobile.
4 settembre
Ci hanno comunicato che anche gli altri sei cilindri
hanno espulso le stesse cose, nessuno ha ancora compreso cosa siano.
6 settembre
Nuova attività del cilindro, questa volta sono
usciti con le stesse modalità e per alcune ore dei semi che sembrano di grano.
Anche i semi sono stati raccolti, chiusi e sigillati ed inviati ai laboratori.
7 settembre
Erano proprio semi di grano, e di un ibrido
terrestre denominato 73N, prodotto nell’Ohio. Nessuno ci capisce più niente.
10 settembre
Dopo alcuni giorni di stand by questa volta i
cilindri hanno espulso per ore scarpe da jogging NIKE di un modello dell’anno
passato del n°43 e tutte per il piede sinistro.
Gli scienziati sono finiti in apnea, sembra che
qualcuno ci voglia prendere per il culo!
Quando abbiamo saputo che anche gli altri sei
cilindri hanno partorito NIKE, io e Leon siamo scoppiati dal ridere. Qualcuno
ci ha guardato malissimo. I due punkabbestia sembrano del tutto indifferenti a
ciò che sta loro succedendo intorno, oggi stavano arrotolando delle canne, ma
dove l’avranno trovate?
17 settembre
Il cilindro ha ricominciato a tremare, i militari
sono ormai sconvolti, questa volta sono usciti per ore cerchioni da bicicletta
di una marca giapponese.
22 settembre
Il campo ormai sembra abbia perso il tono militare,
i militari sono abbattuti, gli scienziati hanno crisi di impotenza, io sono
curiosissima di sapere cosa butterà fuori la prossima volta, Leon invece è
preoccupato, dice che il brusio che lui sente si va organizzando in qualcosa di
ben definito, ma non riesce a coglierne la logica.
27 settembre
Gran sorpresa ed eccitazione, dal cilindro sono
usciti centoventi bambini dell’età apparente di circa sei mesi, sessanta
maschietti e sessanta femminucce, tutti con caratteristiche europee, ma la
pelle lievemente scura, come fossero abbronzati, i capelli di color biondo e
gli occhi verdi.
Sono stati subito presi in consegna dai militari che
li hanno portati via. Ci hanno comunicato che la stessa cosa è successa anche
nelle altre località.
29 settembre
Un intero carico di bambini, quelli usciti dal
cilindro posato a Tanis, è sparito nel nulla, alcuni militari che scortavano il
carico di bambini hanno detto di essere stati paralizzati da armi a raggio
usate da un commando composto da un gruppo di donne, alcune nude, che
sembravano militarmente ben addestrate.
Un militare sostiene d’aver sentito dire da una di
esse – Questi li portiamo a Hurruh –
O qualcosa di simile.
Qui non ci capisce più niente nessuno, c’è chi pensa
ad un commando dei “bambini dell’islam”, ma questi le donne nude le usano solo
nei loro programmi sistim.
30 settembre
Il nostro cilindro è svanito nel nulla, penso sia
successa la stessa cosa anche agli altri.
I militari se ne sono già andati. Noi ci accingiamo
a tornare alle nostre occupazioni.
Io e Leon abbiamo deciso di stare un po’ in giro in
Toscana. Ho salutato i due punkabbestia, che hanno riempito il loro cuballoggio
di derrate alimentari e di casse di birra. Mi hanno detto che loro restano qui
con i loro cani.
Nella sua sfera il navigatore guarda soddisfatto gli strumenti. Dopo alcuni tentativi infruttuosi è riuscito a consegnare il regalo. Ciò che è stato donato aiuterà molto gli umani a ritrovare l’armonia che da millenni hanno perso. Per il navigatore questo e’ stato un atto dovuto, lui infatti una volta era uno di loro, un pilota della navetta che faceva la spola tra la Terra e l’avamposto lunare. Poi incappò in un nodo di Bose, uno di quelli imprevedibili che seguono l’elastico dell’orizzonte degli eventi, si trovò sbalzato dall’altra parte dell’universo e per sua fortuna fu intercettato da una sfera ospitale. La sfera gli dette le sembianze e la conoscenza della razza eletta, gli donò anche la gioia del fisico perfetto, ed a questo pensiero si specchia nella sfera ed ammira il suo altero volto canino e le sue tre armoniose dita della mano sinistra.
Ad un suo
cenno la sfera riparte verso la nuova patria