MERCEDES

 

Girano qui in paese e nelle frazioni vicine, strani ceffi a bordo di vecchie Mercedes. L’hanno visti in parecchi e le famiglie sono preoccupate soprattutto per i loro bambini. La madre di un amico del mio figlio più piccolo mi ha avvertito di stare attento ai miei figli. Mio figlio più piccolo con il suo amichetto sono proprio delle pesti. S'intrufolano dappertutto e grattonano tutto quello che viene loro a tiro: giornalini, figurine, giuochi, penne, pennarelli, lapis. Non si riesce proprio a tenerli sotto controllo. Quando lo porto con me in qualche magazzino o supermercato, gli ricordo sempre che le uscite sono allertate e se grattona qualcosa scatta l’allarme e ci impacchettano. Lui mi guarda con la sua migliore faccia d’angelo e sorride.

Ultimamente, sempre col suo amichetto sono entrati in alcuni laboratori in ora di chiusura ed il giardino ho trovato lambicchi, storte, oggetti in oxolite.

-         Ma che stai facendo?

-         Gli esperimenti!

Ho detto a mia moglie che un giorno o l’altro arriveranno a casa con una testata nucleare. Si sa, qui siamo in zona di frontiera, tutto è possibile.

In ogni caso l’ho avvertito di stare attento alle Mercedes e di restare sempre vicino a casa.

Dimenticavo, l’altro giorno, tra le sue pistole giocattolo ha trovato anche quella vera che tiene nel cassetto del mio comodino. Meno male che in casa non c’è neppure una pallottola, e sarà bene che non ce ne siano mai.

La sera a cena, ho ricordato a tutti e tre i miei figli di stare attenti alle auto, tra l’altro mi hanno detto che anche oggi ne è passata una lungo la provinciale, una vecchia Mercedes con tre figuri a bordo dall’aria di magnaccia.

Per scherzo dico loro di aver visto anche dei volantini fotocopiati attaccati ai muri a testa in giù, ed ho anche chiesto loro se per caso avevano visto code d’aquiloni impigliate ai fili della luce. Mi hanno guardato strano senza capire cosa stessi dicendo.

Solo allora mi sono ricordato che da qualche giorno la torre delle ore non suona più in maniera regolare. Una mia amica, Rosanna, che è alla biglietteria, mi ha detto che i turisti se ne stanno lassù ad aspettare i rintocchi, ed invece non succede nulla. Altre volte invece le campane iniziano a suonare battendo ore sballate.

Ieri a cena mia moglie mi ha chiesto se ho saputo più nulla delle Mercedes, gli ho risposto di no. Lei allora mi ha detto che le hanno raccontato, mentre era al lavoro, che al nuovo mega ipermercato che hanno recentemente aperto nella valle, era sparita una bambina di quattro anni: tutti si sono messi a cercarla, ed alla fine è stata trovata in uno sgabuzzino dell’interrato del grande magazzino assieme a due albanesi che nel frattempo l’avevano rapata a zero.

Io mi sono messo a ridere e le ho detto che adesso le leggende metropolitane arrivano anche in campagna, le ho aggiunto poi che se fosse vero, sul giornale ci sarebbero stati dei titoloni grossi così, vista l’aria che tira. Le ho anche ricordato che l’anno scorso girava la bufala che in Puglia gli albanesi avevano cambiato la segnaletica lungo le strade che portavano al mare, così potevano fare indisturbati agguati agli sprovveduti turisti.

Oggi ero ai giardinetti col mio figlio più piccolo, mi ha chiesto un gelato, gli ho dato duemila lire perché andasse a comprarlo, ma lui mi ha chiesto di accompagnarlo, gli ho risposto, ma come, hai paura? Se vai da tutte le parti da solo.

Ho paura che mi rapiscano, ha risposto candidamente, al che l’ho accompagnato in gelateria.

Ho preso anch’io un gelato e mi sono messo a dare un’occhiata al giornale. In cronaca locale un titolo ha colpito la mia attenzione “Sgominata la banda che scassinava gli appartamenti” nel testo c’è scritto che rubavano anche Mercedes, due sono state recuperate dalla polizia, recuperato anche un mazzo di chiavi sempre di Mercedes, le indagini continuano. Saranno loro?