garage
non conosco i perché ma stavolta di una cosa vorrei esser certo
mi sono ormai messo al lavoro e cerco
più o meno inconsciamente di portare avanti una melodia
una melodia che erompe da mille cuori sbrecciati
e da ricerche sul web
prova anche tu a digitare una qualsiasi cosa
o forse il tuo nume
il motore di ricerca è a tua totale disposizione
approfittane
io ci ho provato con mille nomi
e con risultati sconvolgenti
addirittura ho scoperto una torre che porta il mio nome
e qui sotto la ripropongo
questa torre baccelli ignota ai più ed anche a me
mi è stata poi proposta da un motore
non ricordo se quello soprastante ma più facilmente
era arianna
come il banner qua sotto
e magari fossero loro all'assalto del mondo
e non beduini stravolti
d'oppio e di religione
assassini esperti solo nel terrore
e nel medioevo più infame
ma noi sognamo altri luoghi
più fantastici e perfetti
ove regna il bello e l'armonia e l'amore è sovrano
regni fantastici da fiaba
lontani dalle immagini di morte
e
dagli incubi solidificati
i nostri neri eroi sono accettabili
perfino simpatici
divenuti letture per ragazzi e
ci appassionano con le loro storie
divertimento e non incubo
non vogliamo più scorgere la gente precipitare
dai grattacieli colpiti
le torri di babele chiedono vendetta ed il tributo di sangue
sarà versato
ritorniamo per ora alle nostre operazioni consuete
alle letture normali
alla nostra infinita millenaria cultura
abbiamo montagne d'opere d'arte
abbiamo usato ogni medium
e costantemente ne sperimentiamo di nuovi
la cultura per noi non è una gabbia
né una maledizione
e neppure uno strumento di satana
la cultura è per noi gioia fonte di conoscenza
libertà
per noi e per gli altri
giustizia infinita
contro ogni aggressione
cultura e libertà
sono interplementari
ed ormai fanno parte del nostro habitat
sono la nostra casa
sono la nostra patria
sono il nostro stesso più intimo essere
e chiediamo protezione agli dei
ai nuovi dei perché abbiamo perso ogni fiducia negli dei dei nostri padri
che stanno masticando ceri perché non sanno più
(da tempo)
a chi accenderli
ritorniamo talvolta attoniti alle nostre case
in aeree aule innalzate
dalle nostri mani fino a sfiorare il cielo
quasi in atto di sfida
e talvolta senza il quasi
con le farfalle che danzano attorno ai nostri fiori
con le farfalle che ci ricordano l'aria pura e pulita
ed i cieli tersi
farfalle come fonti di vita in armonia con l'ambiente
con la natura che resta sovrana
in questo mio poema sperimentale
in costante costruzione
perché ho intenzione di rivederlo
e
di rimaneggiarlo a lungo finché sia presentabile
almeno agli amici poeti
o scrittori
che mi leggono talvolta
e su internet mi danno consigli
o critiche e sono sempre ben accolte pure le critiche
quando sono gli amici a leggerti
é come se entrassero nei tuoi mondi
ed io ne sono soddisfatto
perché non dovrei esserlo?
mi sento come al primo esame universitario
quando impacciato arrivai dietro al tavolo e tre professori mi scrutavano silenti
e mi sentivo sprofondare
pensavo all'inquisizione
ma tutto come per incanto s'allentò
ed ogni cosa cominciò a scorrere più piana
tutto sembrava divenuto possibile
e gli anni, i decenni passavano veloci
impietosi
lasciando sul campo amici morti
d'overdose, di aids, d'incidenti stradali, di malattie comuni, ecc
e mi ritrovai da solo
davanti al
mistero semplice della morte
ma adesso ho un nuovo libro
presente in librerie improbabili
e virtuali
mi affido agli antichi amuleti
spero piaccia a tutti
ma se dovesse esser diverso
é lo stesso
tenterò con qualcosa di nuovo
non è l'inventiva che mi manca
sono contento e spensierato
contemporaneamente attivo e pensieroso
mi risento bambino come questa foto
che fu scattata nel prato dei miracoli a pisa
in anni veramente lontani (1958?)
oggi come ieri la musa m'assale improvvisamente
ed il tempo sembra farsi prima morbido
poi fermarsi del tutto
vivo momenti felici
momenti creativi e m'immergo nei miei pensieri
nelle mie fantasie
che erompono e forse pure modificano le realtà
gli dei ormai defunti da tempo
ma vividi nelle menti dei folli non riesco a turbare il mio animo
così io mi sento
così mi troverai ogni volta che avrai la bontà
di cercarmi
nei miei affluenti
o nel mio corpo.
vittorio baccelli - 27 ottobre 2001