-        vittorio baccelli – i racconti – terzo sigillo –

 

 

NUOVI GIOCHI AL CRONODROME

 

Lambert aveva sperperato molto di più dei propri crediti in un nuovo gioco al Cronodrome ed ora non sapeva più come fare a pagare, era proprio nelle loro mani. Si era detto disponibile ad ogni incarico per saldare il debito, ed era stato fortunato che il Cronodrome avesse accettato questa chance, dato che normalmente i crediti alti venivano recuperati con la vendita degli organi del debitore.

Dopo aver firmato un contratto di disponibilità era in attesa degli ordini, quando vide arrivare svolazzante una e-mail che si diresse proprio verso di lui. Afferrò con la mano destra il messaggio lampeggiante che subito si dissolse e lui seppe qual era il suo compito. Prese il modulo e si recò nel parcheggio di un enorme edificio di periferia composto integralmente da cuballoggi. A piedi raggiunse l’accesso indicato, salì con l’ascensore che scricchiolando e sobbalzando sinistramente lo portò all’ultimo piano, suonò l’antiquato campanello di una porta in legno contrassegnata con una “S”. Si guardò intorno, scannerizzando l’ambiente con le sue protesi sensoriali e non individuò né telecamere, né sistemi di protezione.

Una voce sintetizzata chiese chi fosse, e lui – Manutenzione condominio –

La porta lentamente e cigolando s’aprì e si trovò davanti una bellissima bionda in top, minigonna e piedi scalzi. Restò per un attimo interdetto, sapeva che dovevano esserci tre persone nel cuballoggio, ma non si aspettava uno schianto di ragazza come quella. L'incertezza durò solo un attimo, il filo monomolecolare scattò fuori dal suo polso sinistro e tagliò in due longitudinalmente la ragazza. Scannerizzò velocemente la stanza mentre contemporaneamente saltava il divano che era posto a due metri dalla porta d’ingresso e divideva il resto della stanza. Aveva intanto estratto dalla sua tuta il coagulatore a raggi e lo puntò appena terminato il salto al volto di una splendida mulatta che se ne stava completamente nuda sdraiata su una bassa poltrona a sacco, a guardare la TRI-TV. Altro attimo d’esitazione a quella vista inaspettata, e quell’attimo gli fu fatale: sentì un dolore in tutto il corpo, la vista divenne completamente nera ed istantaneamente si ritrovò seduto su un divano al Cronodrome nella stanza del computer bar. Aveva ancora la bocca spalancata che non emetteva alcun suono, paralizzata dalla paura e dal dolore. Il suo cuore batteva all’impazzata, respirò più volte profondamente cercando di rilassarsi. Pensò d’aver avuto una brutta allucinazione e mentre se n’era quasi convinto un elegante signore si sedette al suo tavolo piazzandosi su una poltroncina proprio davanti a lui.

-         Non è andata molto bene l’incursione vero?

Lambert l’osservò stupefatto, con i suoi sensi potenziati s’avvide che non era un uomo in carne ed ossa, ma un simulacro.

-         Sono uno dei massimi dirigenti di questo posto e le ricordo che lei è al nostro servizio, almeno finché non avrà saldato il debito. Ho osservato la sua incursione, devo affermare che mi è sembrato proprio un dilettante, lei non è sufficientemente preparato, con le costose protesi che ha impiantato speravamo di meglio.

-         Potevate dirmelo che erano tre belle donne, è questo che mi ha fregato.

-         Le regole del gioco non ci permettono di dare certe notizie, ma vede il tempo è tornato indietro di 24 ore, ora lei dovrà riprovare, e tenendo conto degli errori commessi, forse riuscirà nell’intento.

-         Riprovare, e quando?

-         Stasera, ovviamente.

-         Ma oggi sono già morto una volta, non è mica una sensazione piacevole, sa?

-         La cosa non mi riguarda, lei è già stato molto fortunato, normalmente noi i creditori li trattiamo in ben altro modo. Ogni gioco ha le sue regole ed anche lei deve seguirle, impari con attenzione dagli errori se vuole uscire in fretta da questa sequenza e saldare il debito.

Lambert rimase al Cronodrome fino alla sera a rimuginare tra sé ed a non fare assolutamente nulla. Alla stessa ora della prima fallimentare incursione attivò il modulo e si ritrovò davanti alla porta “S”. Aveva riflettuto a lungo durante il giorno, seduto su quel divano ove sembrava in stato catatonico. Aveva memorizzato ove dovevano trovarsi le tre persone nell’appartamento: la prima alla porta e disarmata, la seconda era dietro il divano, nuda e disarmata anch’essa, la terza non poteva che trovarsi sulla sinistra a ridosso della parete, e questa era pericolosamente armata.

Giunto davanti alla porta “S” estrasse due laser, questa volta era pronto a sparare i raggi ancor prima che la porta s’aprisse, sì, le avrebbe fatte fuori attraverso la porta, che era una comune porta in legno ed il raggio laser l’avrebbe attraversata come burro, proseguendo all’interno.

Aveva una pistola laser stretta in ogni mano, con la canna della destra premette il campanello d’ingresso, poi fece un passo indietro.

< CHI E’>

-         Manutenzione condominio –

Appena avvertì lo scatto dell’antiquata serratura, fece fuoco mirando alla porta ed al divano. Fu un grave errore, la porta anche se non sembrava e se anche la scannerizzazione non l’aveva rilevato, era corazzata all’interno e per di più riflettente, perciò i due raggi si riflessero a ventaglio sul corpo del malcapitato Lambert tranciandolo istantaneamente in tre pezzi, che fumanti rotolarono giù dalle scale.

Questa volta si ritrovò urlante seduto al solito tavolo del Cronodrome.

Quando a stento riuscì a ricomporsi, vide già seduto davanti a lui il solito dirigente, o la sua immagine che fosse.

-         E due, e questa volta è andato proprio di merda, vero?

-         Fan’culo

-         Ti avevo avvertito devi sempre comportarti in maniera uguale, non improvvisare. Dagli errori s’apprende, solo così puoi farcela. Questa volta la porta ti ha fregato, ricordati, niente è mai ciò che sembra. 

-         E’ vero sono stato uno stupido, se fossi entrato come la prima volta, avrei subito colpito chi mi apriva, poi quello o quella sulla sinistra che è armato e per ultima la ragazza nuda davanti alla TRI-TV.

-         Esatto, è così che dovrai fare stasera. Devo dirti però una cosa, questo nuovo gioco ha attirato molto interesse, vi sono molti scommettitori, assai di più del previsto. Non solo hai già saldato il tuo debito, ma ti sono statati anche versati parecchi crediti.

-         Gioco? Io sono in gioco?

-         Sì, non hai letto il contratto che ti abbiamo fatto firmare?

-         No, c’era un casino di fogli scritti fitti, fitti. Pensavo che dovessi solo ripulire quell’appartamento, ed ero felice che me la fossi cavata così a buon mercato.

-         Se tu avessi letto sapresti che sei entrato in gioco, ora ti spiego: molti giocatori hanno scommesso su di te ed anche contro, praticamente si sono formate due squadre, prima di ogni manche ognuno di loro estrae una carta. La somma delle carte d’ogni squadra decide se c’è un aumento delle difficoltà per te o un bonus. Ma questo non deve preoccuparti, i giocatori sono tanti, pertanto il bonus o l’handicap si annullano a vicenda e le variazioni si riducono quasi a zero. Se per remota ipotesi si verificasse un cambiamento rilevante ti avvertiremo con una e-mail. L’uno per mille dell’importo delle scommesse ti spetta di diritto e lo potrai riscuotere solo alla fine del gioco. La cifra finora accreditata è già elevata, dammi la tua mano sinistra.

E detto ciò, tolse da una sua tasca un dischetto di similpelle e lo posò sul palmo della mano di Lambert. Lui vide il dischetto aderire perfettamente alla sua pelle così strettamente da scomparire alla vista.

-         Ora guarda attentamente il tuo palmo, solo tu puoi leggere la cifra dell’accredito.

-         Cazzo! c’è scritto 30.020! sono crediti, vero?

-         Sì, e potrai riscuoterli non appena esci dal gioco. Penso che alla fine saranno molti di più. Sai, questo gioco come ti ho già detto, sta appassionando oltre le nostre più rosee previsioni. Personalmente, a questo punto, ti consiglierei di farti uccidere ancora una volta, così le scommesse aumenteranno ancora.

-         Farmi di nuovo uccidere? Non ci penso neppure, sono già ricco ed oltre tutto sono morto due volte nelle ultime 48 ore, non è mica un’esperienza piacevole, sai? Con stasera chiudo.

-         Fai come vuoi e buona fortuna.

Il simulacro se ne andò e Lambert ebbe tutto il pomeriggio per organizzarsi per la sera.

Stessa sequenza, davanti al campanello con due laser spianati. La porta si apre, lui senza esitazioni elimina la prima ragazza, sventaglia contemporaneamente sul divano facendo a fette divano, TV e la ragazza nuda che sa esser lì dietro, quasi istantaneamente sposta i due raggi a sinistra dove deve essere la terza persona armata. Tutta la sequenza si svolge in un attimo ed in silenzio, a parte lo sfrigolio delle pistole laser. Un lampo di luce lo colpisce in pieno petto, e nell’attimo della morte scorge una giovane con l’arma spianata su un’amaca gravitazionale sospesa a mezzo metro dal soffitto, poi si ritrova seduto sul solito divano davanti al tavolo nel computer bar del Cronodrome. Il simulacro è sorridente davanti a lui.

-         E tre, guarda i tuoi crediti! Vedo che hai seguito il mio consiglio.

-         Seguito un cazzo! – esclama Lambert, poi gira il polso per leggere l’importo e:

-         Sono oltre 100mila! Ma non ti ho dato retta, la terza era su una piattaforma vicino al soffitto, ho mirato troppo in basso, ma ora è finita, so dove sono tutte e tre.

Il pomeriggio anche questa volta lo passò al Cronodrome ma collegato in rete con l’orgia sistim, era sicuro di vincere, era sicuro di uscire ricco da questa storia.

La sera sale le scale, le armi già spianate, vede svolazzare una e-mail attorno alla sua testa. L’afferra, riceve il messaggio < UN GIOCATORE DELLA SQUADRA AVVERSA HA ESTRATTO LA MATTA COLORATA >

Mentre sta pensando velocemente, ma che cazzo significa? posa lo sguardo sul palmo della mano e si accorge che lampeggia uno zero. Perplesso guarda la porta a pochi metri da lui ed all’improvviso sul pianerottolo si materializza un joker delle carte alto quanto un uomo. Il joker lo guarda sorridente, Lambert ha la bocca aperta dallo stupore, un lampo di luce sgorga dai grossi bottoni dorati del costume della matta mentre il corpo di Lambert si disintegra dai piedi fino a metà torace. Sul pianerottolo cade il suo troncone fumante formato da testa, spalle e due braccia. Stringe ancora nelle mani i due laser, negli occhi ha un’espressione interrogativa.

FINE DEL GIOCO

 

…il mazzo da cui i giocatori estraggono una carta prima di ogni manche è composto di 100mila carte. Vi sono solo due matte: una nera che significa la vittoria del banco, una colorata che significa la vittoria del giocatore che l’ha estratta. Tutte le quote in gioco, nel primo caso vanno al banco, nel secondo al giocatore vincente. Con l’estrazione di una matta il gioco verrà terminato…

                                               (dal Regolamento del gioco “Pulizia di un cuballoggio)

 

 

 

 

 

 

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