----------------------------------- IL GIOCO DEL TEMPO
Vittorio Baccelli
TRE PICCOLE PIETRE
tre piccole pietre di pallido azzurro
mani di velluto mani di seta
eccedenze culturali e materiali
accarezzano la fronte
mi sollevo
Ezra guida l’arto
avviene il rendez-vous
con F.T.M. futurista
fuggono veloci le icone via dal monitor
pixel impazziti
roteano a vuoto nell’ambiente
mutati in e-mail randage
rifiutate & folli
(clicca randage ed avrai la listata dei miei amori)
in intimità con le clarisse
nel salotto buono
infine
con stimoli antientropici raggiungo
atlantideo moto cavalcante
oricalco
curve nel tempo onde vibrazioni
un insieme forse un mandala
una fusione d’alchemico impasto
satanico dessert
&
liquidi organici casualmente sparsi
dal violento impatto
tre piccole pietre d’azzurro pallido.
Vittorio Baccelli (giugno 2000)
QUAIS FROID DE LA SEINE
Le long du vieux faubourg
Le coucher du soleil romantique
Madrigal triste
Paranynphe d’une nynphe macabre
Fin de la journée
Reve parisien
Fontaine de sang
Bohémiens en voyage
Bénédiction, élevation
L’ideal, la beauté
Parfum exotique
Chante d’automne a una madone
La musique
Ta gorge qui s’avance
Mon enfant, ma soeur
Dis-le, belle sourcièr
Ta main se glisse
Des quais froid de la Seine
Sur l’immense gouffre
Devant ce Louvre
[Tramonto romantico / Lungo il vecchio sobborgo / Ben lontano da qui / Triste madrigale / Paraninfo d’una ninfa macabra / Fine del giorno / Sogno parigino / Fontana di sangue / Zingari in viaggio / Benedizione, elevazione / La bellezza, l’ideale / Profumo esotico / Canto d’autunno a una madonna / La musica / Il tuo seno che avanza / Dillo, bella strega / La tua mano scivola / Dai freddi lungosenna / Sull’immenso abisso / dinanzi al Louvre]
LA DANZA DEI GIGANTI
Sognanti cristalli d’ambra
Cuciti a formare gli occhi
Della gigantesca Barbie.
Per le strade deserte
Attendendo un tuo squillo,
Giro nella solitudine notturna
Un gruppo di giovani
Tra le elementari e la
Farmacia comunale
Staziona vociante
Con il pionier a tutto volume
E tutti attorno, agitati
Uniche presenze nelle
Strade deserte, inquiete.
Attendo invano un tuo squillo
Onde nel vento
Rumori notturni cittadini
In sottofondo
Attese dimenticate
Ultrasuoni
D’antifurto attivati
Nei negozi blindati
Odore di notte nei
Giardini pubblici
Misto a gas di scarico
Nubi bianche veloci
Tra un edificio e l’altro
Cocci di bottiglie di birra
Vomito, siringhe, preservativi
Smaniosa la notte
Telefonami
O almeno una e-mail
Nella chat fatti trovare
Ricorda, e clicca una @
Incidente di percorso
O contatto voluto
Sono qui, dovresti saperlo
A molte leghe da Carnac.
DEFRAMMENTAZIONE
Bulbo d’universo con tuberosa dilatata
color rosa come uovo pasquale, ti
trovo confinata in sorpresa con le
labbra serrate, isola dai cupi latrati
ombra di desolitudine tra betulle
pensili - ed odori alterati dal mare.
Qualcosa somiglia ad un rallentato
poltergeist, nessuno dei modi è
adeguato tra le spine taglienti per
l’odio distillato dalla notte permeato
nell’animo (fin dentro al midollo).
Dato perfettamente inquadrato in
un solo orecchio, trasuda l’immagine
del suo rovescio datato - attenzione -
All’eco del "mana" coi suoi specifici
bagliori di vacuità ove le forze si
tramutano in linee di superfici
scelte, acque di luce, bagliori di
vacuità, caos tornato con amore
in altre faccende affaccendato.
Muraglia nera in rapida crescita
esponenziale, muschio di carne la
tua ossessione sgorga dal buio.
Col grido afono, futuro cavo della
Morte < la dolce consolatrice >
Come fosse niente la dolce terra che ti
amareggia la vita dietro ad ogni
gesto trovi il nevischio albale…
Spettrofotometro modificato di
Fournier, assente lei per il giorno non
a caso o a misura che si mostra
dispersa dopo il primo movimento
e fugge rapida dalla giusta collisione.
Calore ciclico astrale àncora di
salvezza con il suo afrore ludico
all’accostarsi timida al viaggiatore.
Buio via via più intenso come
volo di gialla farfalla ondeggiante
al soffio del vento, baluardo estremo
alla paura, girasole nel tempo dei
percorsi sentieri di vita del mio
oblio desiato che vibra con odori
d’incenso come una funzione non
autorizzata, per cui con sorpresa il
Programma sarà terminato.
MENZOGNA
Come un rapporto perso nel nodo
del celeste colore pronto a lasciare le
variegazioni raccomandando la conservazione
accurata. Si conclude la sera con il giornale di bordo
aperto e spiegazzato dal vento nel simulacro
di tempesta che imperversa.
Sopra il condotto acerbo dell’
acero al limite supremo di una sola manciata
di domande inespresse, quasi uno sguardo in cui
forse sarà scoperta la piaga nella testa,
scivola nell’oscuro la voce che crea nell’aria
un confine, e la lingua che parla
(del tutto spenta la luce) viene dal fondo.
Il mio corpo eretto sulle due gambe
marcia in direzione di sfoltiti intenti ossidati
ispessito sul silenzio del giorno curvato
dalle travi su cui poggia il cadavere spento
ed il falso trionfa reale in verità truffa.
Orrore angoscia e sbigottimento
dagli occhi leva le sue meraviglie
in consistente azzardo invasore
ebbro di droghe domestiche
rinvenute negli anfratti liquidi
nelle memorie più intime.
Per una verità
che è sempre penultima.
RETE IN DISSOLVENZA
il piazzamento della rete nel complesso
del senso o del colore viola penetra
occhiaie di questo imperio da qui a
osaka ora a parlare a toppa nel
pastrano la vigilia non vedo forse
che questo ludo verso un angolo di
voce gocciolante nel calmo ritrovato
memoriale che sembra colorare la
pelle di un doppio fondo madre
delle parole per desideri d’uno
specchio che ha lasciato la terra
invasa che spazia in altri venerdì
se davvero mi trovassi anima e mente
a colori in primo piano (dissolvenze)
all’approdo futuro imposizioni forti
debole congiunzione potrebbe servire
a render ciechi per offesa
chi indifesi siamo costretti a subire
la sera avara di buonanotte
senza voler ingombrare l’orecchio
con afrori notturni metropolitani
sfuma con noncuranza voluta.
IL FRAMMENTATO SORRISO
Giro al crepuscolo attorno ai minimi particolari
del tuo ologramma volutamente spezzato.
Frammenti minuti di vita si scompongono nell’
alone verde crisopazio della stanza.
Appare e scompare il tuo amato volto
disgregato anche dal metafenomenico
piano dell’essere, nel fluire (lento ma costante)
del segno divino (daimonion), la tua vita
infranta < pixel roteano non ricomponendoti
come chip impazziti formicolanti nella
spazzatura frattale della rete > raccoglie
biglie di pietà eluse dall’alato uccello
fuori intanto in un set più ampio dilava il
rinascente crepuscolo con linee forza metalliche
e tutto procede con l’indifferenza
§ la
frattura scuote la vecchiezza come colpa
sponsorizzata da regimi assistenziali,
antinomia del terreno fluire in un odio
indisturbato che fa incetta di contante denaro
telematico.
………………………………….
Si cacciano col diaspro i dolori così
come s’allontana l’incubo diurno e notturno
ho spezzato il tuo sorriso integrale e da
1000 angolazioni il riflesso elettrico dell’
ologramma irrimediabilmente rotto rimanda
frammenti caleidoscopici del tuo simulacro
come un gioco infinito tra specchi ed il
sentiero in espansione isotropa della vita si fa
circolare, si rigenera, s’estende, si dilata dall’
intimo mio oltre il globale quasi un viaggio
cartesiano intrapreso dalle divinità inferiori
(daimon) in cammino nell’armonia dispersa di
lossodromici archetipi forieri d’individuali
fallimenti invano tesi ad eludere thanatos.
Resto incantato nel tuo frammentato sorriso
< virtuale gioconda > che i pezzi ologrammatici
proiettano come se tu sempre esistessi, moltiplicata.
L’universo è assurdo e sa anche essere
disperatamente freddo.
OSSIMORO
Schisto lucente di memorie fossili miscelato ad arido stupore
sfarinato argento nei raggi del sole riarso con ustoria memoria.
Poroso miele divenuto nero fuligginoso tra le vittorie distese
nel discorso erratico e le minerarie lotte incuneate in inquiete artimie.
Fondi recessi d’antica folgore nella pensosa strozzatura dell’ansia.
Riflessione disgiuntiva d’arrogante dominio impermanente in tenui
onde nere che svaniscono in un frullo. Datità del tempo roso, grondante
carico d’indeterminabile faglia. S’infossa la nostalgia lineare nelle
fenditure della roccia, unità coesa e cenere infinita.
Resoconto cronachistico del parlamento interiore nel periodare con
esterni frangibili derivati dal chiasma. Nell’afasia brilla la
città infondata tra dire e disfarsi in vocaboli d’incerto in tempesta
sul filo, scempio di fragranze nell’entropia programmata,
sorte impensata su luoghi di quaderno roso dal peso delle cedole come
cicalino di spalla tra bauli d’ecatombe. Miraggio spietato di una
ipercritica carezza fino alle passioni incalcolate sul vivo delle
ombre per sonora traduzione di sentimenti inarrestabili.
Stelle cromate spinte da venti in tralice debellando moti
di senso inattingibile. Sensi astratti di colpe tra birre e canne
consumati nella nostra notturna agape.
NELLA VALLE
Nella Valle
della cultura semplice del castagno
le diligenze
scambiavano i cavalli bai alle
stazioni di posta
mentre barcaioli incessanti
traghettavano il fiume
e la vaporiera sbuffava
tra parallele di ferro, rocce e verde
arrancando tra gemiti e vapore
[antesignano destriero del
metallo che avanza]
Venne al colle di Caprona*
traendo dal vernacolo linfa
ai suoi versi per raffinati cultori,
cogliendo l’essenza
in osterie impregnate
(vino rosso & tabacco)
di dure vite veramente vissute.- Semplici. -
Poco stimava gli eletti influenti
- gli recapitarono cappuccio e
grembiule. Chiusi a chiave
nel cassetto (ancora ci stanno)
sempre serrati.
Sarà mai possibile farne il testimonial:
di strade precarie
d’opifici inquinanti
di castagneti terminati nelle
fornaci chimiche (diversa civiltà, diversa ricchezza)
di bricchette olezzanti
di sanità virtuali
d’inceneritori diossinici
di culture disperse
di frane frementi
con balli di faglie,
per rimpinguare improbabili
flussi turistici
nella <<ancor oggi >>
meravigliosa, verde Valle?
DALLE FINESTRE DELL’HOTEL
Dalle finestre dell’hotel
Notte di fosforo
Scheletri della città in controluna
Crateri spezzano le vie
Secchi schiocchi in successione
Rumori lontani (sottofondo)
D’automatici giocattoli
Sferragliare di cingoli
(in avvicinamento)
Improvvise
Violente luci ora nel cielo
S’intersecano scendendo
Con moto elicoidale
(riavvolgimento lento)
Silenzio improvviso
Muta la città
Attesa attesa
Silenzio silenzio
Attesa attesa
Solo le luci in movimento
…………………………
…………………………
Sibili sibili
Squarci boati rombi
Urla schegge (volano intorno)
Esplosioni urla
Silenzio attesa
Un grido uno sparo
Attesa
Dalle finestre dell’hotel
Notte di fosforo ……….
LA DROGA LA DROGA
la droga la droga
la piazza è deserta
il concerto è finito da un pezzo
manca poco al sorgere del sole
lui è nascosto accartocciato (invisibile)
in un angolo dell’arena romana
tra sedie di resina e
confusione di cartoni
la droga la droga la droga
la musica assordante nel ritmo
ha scacciato problemi
mutati in rotte vuote bottiglie
mozziconi siringhe pacchetti pestati
di sigarette bottiglie di plastica
cicche ovunque, carte appallottolate
frammenti di plastica viavai (flash)
d’anniversari vuoti e polverosi
silenzi ingigantiti dal doporombo
afrori residuali di liquami
di sudore
odori dolciastri di propellente
di vomito
lezzo di feromoni di bassa lega
mutati in tossine
…………………………………….
la droga la droga la droga la droga
le luci ormai spente
tacitate le musiche
uno scheletro di tubi innocenti
il palco e le torri
paesaggio lunare cavi pendenti
una discarica l’arena
nell’angolo dell’anfiteatro
neri cubi accatastati degli altoparlanti
striscioni arrotolati
un corpo accartocciato
(nascosto dalle sedie di resina
nella confusione dei cartoni)
senza vita
……………………………………..
……………………………………….
la droga la droga la droga la droga la droga.
DEJA VU
un numero esiguo
un sapere astruso
un enigma risolto
un consiglio non dato
un vivente distacco
un secco strappo
un deserto abusato
un ologramma spezzato
un pulsante premuto
un manifesto disperso
l’oro dei mari
un vetro antico
un latrato umano
un vento lieve
un impiegato solerte
un dato fallace
un biglietto obliterato
un caso irrisolto
un treno disperso
…………………………
un graffito metropolitano
un limite assolutamente invalicabile
un bambino nell’acqua sporca
un passator cortese
un padre scellerato
una chimera
un bordo stellare
un insieme di Cantor
un sostituto ilare
un pensiero truffaldino
un labirinto impossibile
glasperlenspiel
un incipit già visto
un enigma assoluto
una risposta inutile
………………………….
un accesso di rabbia
un’avventura di viaggio
un dio disperso
un mare di merda
descrittura
un deserto nella notte lunare
una richiesta disattesa
un film con De Niro
_____________________
un portale d’ingresso
una funzione non approvata
un déjà vu.
Non c’è nessuna verità che prescriva
non c’è nessuna verità che prescriva
un mondo nuovo e la nascita nel suo
essere massaggiatrice improbabile, poi scruto
un amorino necessario silenzio solitudine
inaugurazione della nuova dimora
case abitate fin dalla prima generazione
* * *
guardavi il trono con occhi di gatta
quando cadono le frasi nel deserto
in cui resistere ad ogni sguardo
stato felice nell’indiscussa fusione
tra nubi biancoazzurre ed aria tersa
osso intorno che si sfregia e scompare
* * *
vista in dettagli violenti s’apposta
testimone dolente del finire d’un evo
andasti oltre dov’esso è già fumo
estranea demenza trascurato languore
com’eco rimbalza da morbida fuga
dalla finestra un violento bagliore
* * *
eternamata
al recondito
incline piano
davanti a me
costruzione perfetta
cerca protezione.
VALENTINE
l’abbandono del tempo
le pizzorne
il contratto
il casinò
il temporale
l’ufficio senza finestre
l’interessamento
l’abitazione
le ferie
l’edificio
il sole appannato
la donna
la mia donna
il mattino
il direttore
lo scherzo
il tuo sguardo, Valentine
la via senz’auto
l’azienda in fallimento
le conchiglie
il caffè
il tempo trascurato
lo stop improvviso
il bacio
il tuo bacio
il fiume
le catene
il ghiaccio
il torrente infernale
…………………….
le tigri
il porto
la cabinovia
le arpie
la funicolare nascosta
il leone
il sauro
Valentine
lo scorpione
la stazione dei bus
il porto e l’astronauta
l’amico sincero
l’eliogabalo
le ossa
……………………
l’amore di Valentine.
MORGEN, MORGEN
Zecht im herbstlichen walde
grande valze nocturne
der dichter
im nebel
auf wanderung
an den schatten
unterwegs
einsame nacht
verganguchkeit, klage
flotenspiel
lich, leise
traurigkeit, nicht heut, bitte
angst in der nacht
leb wohl frau welt
ich bin ein stern
an die melancholie.
[Brinda nel bosco autunnale / grande walzer notturno / il poeta / nella nebbia / in cammino / nelle ombre / sulla strada / notte solitaria/
caducità, lamento / suono di flauto / luminoso, in silenzio / tristezza, non oggi ti prego / paura nella notte / addio signora terra /
sono una stella / alla melanconia.]
THE BLAST
Deification of emperors
The means of production
In the hall of the forebears in flower
Whose prayers
And the works still inctat
They have bitched
That w-hich gleams and then does not gleam
On its way out
These are distinctions
And perhaps more than was in it
Says he is different, clear
Under the air’s solidity
Under the claustrophobia of the mist
Under the stockade of the caos
In the middle
Privilege, advantage
The plain ground
(centre background)
Over rock-bed
The mountain by the cliff’s edge
A cold thing
On its way out in proper season
Here error!
That faltered
Stance between the eyes
As the notes of a clavichord
Preoccupied
To Assisi semi-ruin’d.
[deificazioni d’imperatori / dei mezzi di produzione / nella sala degli antenati in fiore / le cui preghiere / e le fabbriche ancora intatte / hanno scatenato / ciò che luccica e poi non luccica / mentre va fuori / queste sono distinzioni / e forse più di quel che ci fosse / dice che è diverso, chiaro / sotto la solidità dell’aria / sotto la claustrofobia della nebbia / sotto la staccionata del caos / nel mezzo / privilegi, vantaggi / il terreno nudo / (parte centrale dello sfondo) / sopra il letto di roccia / la montagna sull’orlo della rupe / una cosa fredda / mentre va fuori nella stagione adatta / qui l’errore! / fece esitare / la distanza tra gli occhi / come l’accordo d’un clavicembalo / preoccupato / ad Assisi semidistrutta.]
LEZIONI SUL VUOTO
17.TEMA
Il grande Tessitore è appena nato, indica con una mano il cielo e con l’altra la terra pensando "nel cielo e nella terra sono l’unico venerato"
COMMENTO
Se una nuvola bianca passa per la grotta, mille uccelli vengono cacciati dal loro nido.
POEMA
Dino Campana avrebbe dovuto rivelare
la sua vera identità
quando nacque a Marradi
fece sette passi e con le sue sette mani
indicò il cielo e la terra
a causa di questo gesto
non si sa
quanti discepoli si persero.
18.TEMA
Il grande Tessitore alla totalità mostra un fiore: il viso di Stephen King si trasforma, sorride.
COMMENTO
Aprite gli occhi, osservate attentamente: due oceani separano dal reale colui che riflette.
POEMA
mentre osservava il fiore
che alzava nella mano
il grande Tessitore
King quel mattino
si trovò improvvisamente in sé
chiamare tutto questo "reale"
è come mettere in cattedra
i compagni di merende.
19.TEMA
Jukio Mishima incontra P.P.Pasolini. Pier Paolo gli chiede di non-parlare e di non-tacere.
COMMENTO
Salvo i miei discendenti, chi oserebbe camminare all’ora di punta in pieno centro con gli occhi bendati?
POEMA
si sa quanto è difficile
difficile da serrare
il portale dell’autentico
motore di ricerca?
parole e pixel scompaiono
non resta alcun appoggio
la listata è confusa
se non si è un buon hacker
come si può riuscire
in modo tanto ammirevole?
20.TEMA
Una giovane è seduta in sonno ipnotico accanto a Timoty Leary. Gibson tenta inutilmente di risvegliarla. Allora Leary chiede a Corso di far rinvenire la giovane e Corso ci riesce al primo colpo.
COMMENTO
Questo terrificante giovane ha cancellato il mio portale.
POEMA
di fronte a Timoty Leary
nessuna discriminazione è possibile
questo sonno ipnotico
non sembra un vero sonno ipnotico
se la natura è imparziale
quando viene la primavera
dev’essere primavera ovunque.
21.TEMA
La Pivano si reca dal Dalai Lama per una nuova intervista. Il Dalai Lama lancia un urlo. La Pivano è illuminata.
COMMENTO
Due mani applaudono, qual è il suono d’una sola mano?
POEMA
il ronzio delle api
attorno alla mia Rover parcheggiata
la Luger in pugno
la lama tagliente
fende l’aria in un lampo
lascio il paese del sole
e della pizza
nessuno sa se qualche
verità non si nasconda sotto.
22.TEMA
Carmelo Bene chiama per tre volte il suo assistente. E per tre volte il suo assistente risponde "Sono qui, maestro!" e Carmelo "Credevo d’aver mancato nei tuoi confronti, ma in realtà sei tu che non hai seguito il mio insegnamento"
COMMENTO
Solo chi beve, sa esattamente se la bevanda è calda o fredda.
POEMA
le due parti hanno lo stesso talento
su quale bisogna fondarsi
per un paragone?
i miei polmoni e le mie viscere
sono esposti alla vostra ispezione
ma solo io
conosco la mia situazione.
23.TEMA
L’Inquisitore dice " I concetti essere e non-essere sono come piante rampicanti che non possono sopravvivere abbarbicate su un grattacielo" Elisabetta risponde "Se il grattacielo viene abbattuto, se le piante disseccano, ove finiranno i concetti essere e non-essere?" l’Inquisitore scoppia allora in una grande risata.
COMMENTO
L’acqua che scorre resta al mare, la luna che tramonta resta al cielo.
POEMA
il mare è calmo se il vento
cessa di soffiare
ci si tormenta cercando
al di fuori di noi stessi
uno scoppio di risa
dissipa centomila dubbi
perle e pietre si distinguono
dopo ciò.
24.TEMA
Koba chiede ad Adams "Qual è la miglior teoria per il non-profitto?" e Adams "Non è lo Spirito Santo, non è il Cristo, non è il Buddha, non è una cosa"
COMMENTO
Mille e mille economisti e politici hanno cercato, ma la teoria non ha rivelato nessuna delle sue impronte: essa si nasconde tra le pieghe del cyberspazio.
POEMA
il koan è là, dritto davanti a voi
dio e dollaro sono confusi
mettetevi bene di fronte
guardatelo: l’avete compreso?
invitati a fermarsi nell’imponente dimora
si è sempre detto no:
ci si è abituati a dormire di notte
in uno spartitraffico
autostradale.
25.TEMA
Padre Pio esclama "Lo spirito non è Dio, la saggezza non è la Via!"
COMMENTO
Aspiro profondamente l’anima della verità meravigliosa. Tornando a casa con il cabrio, volo sotto la luna che brilla, la mia mano tra cosce di donna sode che s’aprono.
POEMA
gli astri si muovono
con suoni ampi e silenziosi;
l’universo è calmo
stasera nulla porta al
turbamento.
appoggiandomi saldo al corrimano
salgo fin sulla terrazza
perfetta tranquillità
stasi
nulla s’è verificato.
26.TEMA
In quella palestra per istruire gli atleti l’insegnante adopera solo il bastone e l’urlo. Ogni volta che scorge un atleta urla.
COMMENTO
A mezzodì del quinto giorno del quinto mese, tutti i veleni della bocca e della lingua risultano neutralizzati.
POEMA
appena giunti al limitar della porta
ragazzi e adolescenti si svegliano
si sente l’urlo
al primo colpo di tuono
in primavera
germogli verdi
spuntano ovunque
sui rami.
27.TEMA
Il pensiero d’ogni giorno è la Via.
COMMENTO
Se sei triste, dì "sono triste", se sei allegro, dì "sono allegro"
POEMA
la pietra preziosa
per sua natura è immacolata
la sua bellezza non dipende
dal lavoro dell’orafo
se non si segue questa strada
di ritorno
s’abbandona la presa
e
si cade nella valle profonda.
28.TEMA
Dice l’Imperatore "Voialtri siete comandati dalle ventiquattro ore del giorno, io comando le ventiquattro ore del giorno".
COMMENTO
Si dice Imperatore e disprezza le persone. La sua parola non ha fondamento.
POEMA
il vecchio uomo si lusinga
di poter domare
ventiquattrore al giorno
tigri feroci draghi focosi
in verità colui che sa cambiare
il ferro in oro
o l’oro in ferro
non andrà mai a dirlo
ai frettolosi passanti
fermi al semaforo pedonale
in attesa
d’attraversare la
trafficata via.
29.TEMA
Il caporeparto interroga un operaio "Cos’è l’uomo vero senza situazione?" e l’operaio "Merda secca!"
COMMENTO
Mirando al passero con un fucile scarico, colpendo il topo con un bastone che non si vuol sporcare, cercando la Torre Nera in un altro "quando".
POEMA
l’uomo autentico senza situazione
non è altro che merda secca
quanti operai si sono persi
per un similare insegnamento!
guarda e considera bene ancora!
non lo vedi dunque?
quando un camion di sabbia
sferraglia nel mare
non lascia
alcuna impronta.
30.TEMA
J.F.Kennedy dice "Ho trovato Marilyn".
COMMENTO
A chiunque abbia commesso i cinque maggiori crimini, divieto gli è fatto di tapparsi gli orecchi quando ode il rombo dei reattori che partono dalla portaerei.
POEMA
in un batter d’occhio
Hollywood più non c’è
senza dover camminare
per giorni ecco si è
improvvisamente davanti
alla nostra dimora
se la guerra è finita
nessuno pensa più
alle vendette
che bisogno c’è
di togliere all’arma
la sicura?
31.TEMA
La Madonnina d’oro non può salvare il denaro, la Croce di legno il fuoco, i Buddha d’argilla l’acqua.
COMMENTO
La montagna è montagna, il fiume è fiume, l’autostrada è autostrada. Dov’è la divinità?
POEMA
se la Gioconda
è così rinomata
è grazie a Leonardo
che l’ha dipinta
anch’io ho talento
ma cosa devo dipingere?
nello spazio si vede la luna
in lontananza s’odono
stridere le gomme
e si sente la
frescura del vento.
32.TEMA
Missoni dice "Quando ero nel Chianti ho confezionato un vestito di lino che pesava sette chili"
COMMENTO
Il vino del Chianti, ecco cosa è accettabile, ma il lino di Missoni! Ciò non fa che turbare le genti!
POEMA
è un vestito di lino
veramente particolare!
come poteva la
Samsonite di Missoni
contenere simile veste?
si è meticolosi
si distinguono i decigrammi
e i milligrammi
ma a suo modo
e senza pietà
si mettono in ridicolo
tre sindaci
della zona DOCG
del Chianti.
33.TEMA
Interrogato per sapere se il cane possiede l’anima, il Cardinale risponde una volta di sì, ed una volta di no.
COMMENTO
Due volte la scelta, una volta il concorso.
POEMA
di fronte alla gente
si dice di sì
si dice di no
in una sola parola
mette in rotta
l’armata islamica
quello si vanta
per tutta la vita
d’essere un uomo
brillante e non ha che
lontani rapporti
con un vero signore.
34.TEMA
Madre Teresa di Calcutta afferma "Là ove risiede la verità, non fermatevi, là ove non risiede affatto, passate velocissimi"
COMMENTO
L’acqua che si raccoglie genera un pantano, la meteora che colpisce la terra lascia un cratere.
POEMA
risiedere non risiedere
le due cose non risiedono
affatto le parole non sono
mai perfette dopo che il
fiore è stato mostrato in TV
il fatto si può raccontare
al paese della verità
si arriva
senza dover fare un sol passo.
35.TEMA
Il Grande Vecchio indica il suo bastone alla folla che sta facendo la fila alle casse dell’ipermercato e dice loro " Chiamate questo bastone e sarete presi nella mia trappola. Non chiamatelo bastone e cadrete nell’errore: come lo chiamerete, allora?"
COMMENTO
Non muoverti, colui che si muoverà, riceverà trenta colpi dal mio bastone!
POEMA
è difficile scegliere tra
bastone e non-bastone
chi può dar risposte
chiare e rigorose?
la verità è là, come sempre
ma si devono ancora
superare molti ostacoli
fuggi fuggi di clienti
davanti a quelle casse.
36.TEMA
Al Dalai Lama un turista domanda "Ma cos’è il Buddha?" ed il Dalai Lama "I tre chili di salsiccia sono appesi al muro"
COMMENTO
Chiamare Buddha una cosa, non è corretto.
POEMA
che cos’è il Buddha ve lo dirò
i tre chili di cornocchi di salsiccia
appesi al muro
anche quando le persone
non s’impegnassero più
nella ricerca speculativa
si dovranno ancora
utilizzare le cose
per indicare la verità.
37.TEMA
"Quale fu l’intenzione di Marx?" domanda un operaio al suo sindacalista.
COMMENTO
Un vero leoncino non insegue una zolla di terra che rotola.
POEMA
tagliata ogni radice
anche il più possente
albero s’abbatte
vi racconto ciò che ho
visto coi miei occhi
parlare dell’intenzione di
Grucho è come affermare
"i pantaloni sono calzoni".
38.TEMA
Anche se la differenza tra conoscenza e non-conoscenza fosse più sottile d’un capello, essa porterà le persone a rinascere asini e muli.
COMMENTO
Quando si brucia la foresta gli orsi s’infuriano, quando si battono i cespugli i serpenti s’impauriscono.
POEMA
la formulazione è ancora molto debole!
a che serve battere i cespugli
perché le serpi s’impauriscano?
se si conosce la strada per Firenze
non ci si dà proprio la pena
di domandarlo agli altri.
39.TEMA
Preti e politici parlano spesso degli sforzi che hanno lo scopo di mostrare le rette vie. Supponiamo che si trovino davanti un cieco, sordo e muto, cosa dirgli? Se gli mostrano le loro immagini egli non le vedrà, se gli parlano per convincerlo, non potrà sentirli, se cercano d’insegnargli i loro slogan, non potrà pronunciare una sola parola.
COMMENTO
si mangia bene quando si ha fame, si beve quando si ha sete, ci si copre quando fa freddo, ci si fa vento quando fa caldo, si fa all’amore quando se ne ha voglia.
POEMA
tristi si piange
felici si gode
verticale è il naso
orizzontali le sopracciglia
fame sete caldo freddo
voglia d’amare
sono naturali
perché porsi dei problemi
che non esistono realmente?
40.TEMA
Un sant’uomo norvegese dice spesso a se stesso "Risvegliati! Risvegliati! Non permettere alla gente di disprezzarti!"
COMMENTO
Non val la pena di gridare finché il sangue sgorghi dalla bocca, è meglio tacere ed aspettare che sia passata la primavera.
POEMA
spesso il sant’uomo norvegese
si dice Risvegliati!
ma non è veramente molto coraggioso
se si crede un eroe invincibile
che abbatta il sole
e lo faccia cadere sulla terra!
41.TEMA
"M’impegnerò nella vita politica, dice Stanlio, se si presenterà un grande uomo di stato, ma se mi impegnerò, non sarà affatto per lui". Ollio risponde "Se venisse un uomo di stato di grande talento, non m’impegnerei nella vita politica, se mi impegnassi lo farei soltanto per lui".
COMMENTO
Una tartaruga cieca fa amicizia con due tartarughe paralitiche.
POEMA
non si beve acqua salata
ogni volta che si ha sete
meglio la cocacola
non ci si riempie lo stomaco
parlando di cibo
il bambino non deve leccare
lo zucchero rimasto sulla
lama del coltello
se non vuol ferirsi la lingua.
42.TEMA
Il televisore è un elettrodomestico. Non bisogna attaccarsi agli elettrodomestici.
COMMENTO
Se questo elettrodomestico esiste, a cosa s’attacca?
POEMA
la chiarezza dello specchio
niente ha a che fare con la
polvere
a che serve affannarsi
per toglier la polvere?
bisogna rallegrarsi con
calma di ogni circostanza
accendetevi una sigaretta
dopo il caffè
alla fine d’ogni cena.
43.TEMA
Non si può lascialo così, non si può non lasciarlo così, non si può né lasciarlo così, né non lasciarlo così.
COMMENTO
Ogni cosa è momentanea, ogni cosa è sofferenza.
POEMA
ho una storia molto
avvincente da raccontare
ma aspettate che termini
il film che sto vedendo
su canale cinque
anche se posso raccontarvi
questa storia in modo perfetto
con mille dettagli
la distanza tra noi resta
di mille miglia.
44.TEMA
"Si può leggere l’intera biblioteca parlamentare in soli sette giorni?" chiede Fini a Berlusconi. E Berlusconi "Se il mio cuoco di Arcore è da queste parti, fallo venire".
COMMENTO
Si torna a casa propria senza darsi pena di camminare.
POEMA
tutti gli atti parlamentari
si leggono nel tempo di
un respiro non c’è bisogno
di considerare ogni parola
ogni frase
le verità profonde quando ci sono
si rivelano in modo naturale
non è necessario consultare
l’usciere al piano terra.
ULTIMO TEMA
Questo è l’esame, coloro che supereranno le prove del vuoto, saranno laureati.
ULTIMO COMMENTO
Affinché il vostro nome figuri nella lista dei laureati, vi consiglio di non restituire tutti i fogli in bianco.
ULTIMO POEMA
si possono confezionare
ciabatte di paglia
utilizzando piume d’uccello?
si può divenire illuminati
iscrivendosi a questo strano
concorso?
state in campana!
non andate in giro
a dire che sarete incoronati
dopo aver superato
la prova del vuoto
altrimenti riceverete ogni giorno
ciabattate nei denti!
Gli uomini di compassione pensano si tratti d’umanità
Gli uomini di saggezza pensano si tratti d’erudizione
VERMI VERDASTRI AL SESTO
CLICK
- primo click -
nel vuoto legante
tenuto l’inquisitore a distanza
l’imperatore giace con Elisabetta
- secondo click -
svaniscono le fortune della realtà quantica
nell’universo a stringhe
dallo spazio di Plank
(rifugio)
all’esagono non tecnologico
- terzo click -
è duro per Alexia e il derviscio
s’ingrippa il temponauta
- quarto click -
Ayers Rock
imponente appare in avvicinamento lento
definizione densa interazione compatta
- quinto click -
solo un desiderio, un rifiuto
apprezzata eco
randomizzate
- ultimo click -
(sapevamo le risposte
cambiarono le domande)
libellule aeree
raccolte gentilmente attorno
alla disposizione gerarchica
dell’ologramma blindato
con sfumature rosa pallido
e
simulazione di schifosi
vermi verdastri.