-          vittorio baccelli – i racconti – terzo sigillo –

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ORRIBILANDIA O IL PARADISO DEGLI ORCHI

 

 

-         Questa volta mi sono fatto vivo io!

-         Che sorpresa, il mio Autore preferito, qual buon vento ti porta? Sicuramente non mi avrai chiamato per dirmi che hai un lavoro pronto, ci siamo sentiti l’ultima volta, solo una diecina di giorni fa. Forse vuoi un anticipo per quel programma non tuo, e che sinceramente tira non male. Oppure vuoi chiedermi un annetto di ferie?

-         Non ci crederai, ma ho un lavoro pronto, avevo garantito che sarei stato veloce e te lo voglio dimostrare.

-         MIRACOLO!!Vuoi che allerti tutti per la registrazione?

-         Sì, dimmi quando è tutto pronto che partiamo.

-         Ci vorrà un po’ di tempo, non riesco a collegarmi con Sòtutto, dev’essere occupato con qualcosa d’importante.

-         O forse non vorrà esser disturbato, mi hanno detto che ha acquistato un corpo e va in giro con quello. Lo sapevi? Si fa chiamare Goffredo! Che razza di nome, è un po’ contorto il nostro Sòtutto!

-         Lo so, lo so, è stata l’agenzia a pagare il suo nuovo corpo, in cambio però deve lavorare sodo anche  ai programmi sperimentali che produce. Pensava di farcela di soppiatto, ma noi lo sapevamo benissimo.

-         Te l’ho sempre detto che era senziente, ma tu non ci credevi.

-         Non è senziente, è solo molto avanzato. Cambiamo argomento, come va con la tua Susan?

-         Che fai mi sorvegli?

-         Ovviamente sorveglio sempre il mio miglior investimento. E vedo che la bambina t’ha fatto bene, è la prima volta che sei in anticipo sul lavoro, e sei anche sobrio. NUOVO MIRACOLO! Anzi visto che abbiamo un po’ di tempo, parlami del tuo ultimo programma.

-         Volentieri, questa volta ho avuto l’ispirazione da una narrazione pubblicata in inglese su un libretto di racconti nel XXI secolo e l’ho miscelato con informazioni giornalistiche dello stesso periodo su un gruppo d’orchi russi che tramite internet vendevano immagini e videocassette di violenze d’ogni tipo su minori. Su ordinazione organizzavano e registravano anche le morti tra violenze e sevizie dei bambini, avevano anche pianificato tutta una serie d’incontri per i clienti, praticamente in tutto il mondo. La mia è la storia d’un orco morsicatore che fissa un incontro, ma come va a finire è una sorpresa che ti riservo per il finale.

-         Penso che possa andare, la violenza estrema tira sempre oggi. Ecco il mio PC m’informa che è tutto pronto.

-         Anche i vecchietti del gruppo d’ascolto?

-         Anche loro.

-         Ti consiglio di dargli dei calmanti, qualcuno di loro potrebbe rimanere infartuato.

-         Ma che dici? Questi sono vessati a tutto, e vai tranquillo che ci seppelliranno.

-         E quello stronzo tutto perbenino del mio simulacro? Che cazzo sta facendo? Fa carriera? O organizza orge con Sòtutto?

-         Non ho più notizie da lui, ma andiamo?

-         Sì, avvia.

< INIZIO REGISTRAZIONE >

L’Orco è un insospettabile ragioniere quarantenne, tutto banca e lavoro, ma la sua ragazza, che da più di un anno abita con lui non vuole più saperne. Si comporta in modo strano e la coabitazione non sta per nulla andando come lei sperava, e poi ha dei dubbi, dei forti dubbi, ma nessuna certezza.

Il nostro Orco per lei è sempre più irraggiungibile, spesso parte sempre da solo per paesi esotici, e quando torna, dopo il lavoro passa le sue giornate davanti al computer collegato in internet, si chiude nel suo studio e non vuole assolutamente essere disturbato. Quando lui è al lavoro, lei si mette al computer e scarrella sulle ultime immagini che lui ha scaricato e che sono rimaste in memoria. Inorridita vede scorrere davanti ai suoi occhi tutta una sequenza di visioni di violenze su bambini.

< INTERRUZIONE >

-         A questo punto vanno bene immagini di violenze, che sicuramente hai in qualche cassetto.

-         Sòtutto mi dice che abbiamo i video che furono sequestrati dalla polizia, proprio nel sito dei russi, roba forte, con morti in diretta.

-         Favoloso, così risparmi anche sugli effetti speciali, e nella pubblicità puoi mettere che sono morti dal vivo. Questo programma sistim andrà a ruba trai maniaci.

-         Ed i programmi di morte simulata potranno essere  vissuti in diretta.

-         E magari qualche sadomasochista schianterà davvero.

-         E sarà tutta pubblicità. Proseguiamo.

 

< RIPRESA REGISTRAZIONE >

 

Lei ha ancora negli occhi le immagini che ha appena visto, è sconvolta, pensa inoltre che le rare volte che fa l’amore con lui, deve prestare la massima attenzione ai suoi morsi, morsi dolorosi e che lasciano il segno. Ora ne ha veramente paura.

Così questo giorno fa di soppiatto le valige e se ne va definitivamente dalla sua vita e dalla sua casa.

All’Orco la cosa non fa né caldo né freddo, e come se niente fosse prosegue la sua normale vita tutta casa ed ufficio, anzi forse è con sollievo che accetta la notizia che quella rompipalle è uscita dai coglioni.

Questa sera è particolarmente eccitato, ha avuto anche l’ultima chiave per il contatto diretto, gliela ha fornita il suo amico Marco prima che anche lui se ne andasse un paio di settimane fa senza dir niente a nessuno, dunque ha l’ultima chiave di quel sito blindato del quale è divenuto un assiduo frequentatore ed anche un buon cliente per gli acquisti delle immagini che ha già fatto.

Entra nella pagina di una compagnia assicurativa con sede nel terzo mondo, cliccando nel punto giusto, dopo innumerevoli pagine incomprensibili piene d’infinite listate alfanumeriche casuali, alcune addirittura scritte in quell’alfabeto svolazzante che è il cingalese, digita tutta una serie di chiavi ed ha accesso al suo paradiso, il paradiso degli orchi, ovviamente.

C’è voluto più di un anno per ottenere integralmente tutta la sequenza, e lui c’è faticosamente riuscito, dapprima aiutato da tutti i suoi colleghi, poi una volta entrato ha dovuto scalare i vari gradi di penetrazione.

Ed eccolo all’ultima sequenza di questo sito blindato, ove per accedere sono necessarie numerose password, registrazioni personali e per i livelli interni anche depositi cauzionali in denaro.

Arriva alla schermata di benvenuto, la vera porta dopo tutta la serie di livelli intermedi, qui c’è una frase, ormai celebre e conosciuta in tutto il mondo: “Bambino, puoi dirci di sì, o puoi dirci di no: Papà e mamma ti diranno di no, perché non ti vogliono bene, non vogliono che tu sia libero, che tu voli come Peter Pan. Ti vogliono solo far studiare. Noi ti faremo vedere cose bellissime, noi ti faremo volare!”

Dopo questa che è la vera pagina iniziale, vi sono sei categorie da scegliere, tutte a prezzi differenti ed ovviamente crescenti:

SNIPE – sono immagini rubate in luoghi pubblici all’insaputa dei bambini;

POOSE – riprese di bambini in pose che evocano atti sessuali;

CP – sta per collezioni private, immagini che provengono da archivi personali di orchi insospettabili - gli abusi sessuali hanno come teatro generalmente le mura domestiche e in molti casi sono commessi all’interno della stessa famiglia che ha prodotto il video;

SNUFF – qui vi sono stupri di gruppo, violenze su bambini e bambine dai due ai sei anni - nel sito vi sono solo le descrizioni delle scene e per vederle occorre anticipatamente pagare;

NECROSS PEDO – in questi video i bambini vengono uccisi durante la violenza -vi sono casi in cui gli infanticidi sono stati addirittura commissionati dai clienti - le cifre per gli acquisti in questa sezione sono ovviamente iperboliche;

CONTACT – questo è il sito che permette in tutto il mondo incontri dal vivo.

Ed è questa la categoria a cui il nostro Orco agogna. Un incontro vero, non il solito video carissimo che contiene le situazioni estreme, ma saranno poi reali? Oggi con la grafica computerizzata è possibile far sembrare vera qualsiasi cosa.

Ma ecco, dopo il controllo dell’ultima chiave, il questionario che lui agogna.

Ancora richieste di sigle e controllo dei versamenti ed infine: nazione, preferenze.

E lui a preferenze digita “ambosesso”, età “sette – dieci”. Poi appare la scritta “incontri” e lui “si”. Chiede poi la provincia e lui digita la sua. Appare in italiano la scritta “Attendi”

Dopo alcuni minuti ecco un indirizzo di una provincia vicino alla sua, e lui digita OK, appare una data e l’ora e lui ancora OK, poi la scritta ISTRUZIONI, e sotto: Accanto al numero civico esiste una cabina telefonica. Attendere una chiamata all’ora fissata.

E lui ancora OK. A quel punto lo schermo diviene bianco, poi una animazione di manga in inglese occupa il video.

Ed il venerdì della settimana successiva alle ventidue esatte, il nostro è fermo con la sua auto accanto ad una cabina telefonica. Alle ventidue e pochi minuti il telefono inizia a squillare. Trepidante alza la cornetta ed una voce di ragazzina chiede “sigla e codice” e lui risponde “ Omega 775”

“OK! Resta dove sei, tra poco arriverà un motorino, seguilo” e riattacca.

Rientra in auto e rimane in attesa, vede un’auto fermarsi a fianco a lui, sembra l’auto di Marco, ma nel buio non riesce a scorgere chi vi sia al posto di guida, riesce a scorgere che gli sta facendo dei cenni, sembrano concitati, ma non riesce a capire: sarà stato Marco? Avrà voluto dirgli qualcosa? Silenziosamente l’auto riparte e dopo qualche minuto giunge un ragazzino in ciclomotore che gli si ferma davanti e poi fa cenno di seguirlo. Lui mette in moto e sta dietro il motorino che procede molto lentamente, lo conduce fuori dalla periferia, si inoltra in una strada sterrata che sale in collina tra filari di vigne e  d’ulivi.

Dopo pochi minuti giungono ad un cancello in ferro aperto e la strada prosegue in un parco, terminando davanti ad un casolare ottocentesco.

“Ci siamo, entra ed aspetta” dice il ragazzino indicando il portone socchiuso, poi velocemente riparte lungo un sentiero sterrato che gira dietro la casa.

L’Orco chiude l’auto ed entra, c’è un grande salone con luci soffuse, il pavimento è interamente coperto da giornali, come se avessero appena tinteggiato le pareti, ad un lato della sala è piazzato un enorme divano, in sottofondo si ode musica da discoteca e l’aria profuma d’incenso, misto ad un altro aroma dolciastro ed eccitante, che l’Orco non riesce a definire, pensa “Sarà la tinta dei muri? Non credo!”

Da una porticina laterale che nella tenue luce appena s’intravede, entra un ragazzino nudo che avrà avuto si e non otto anni, e rivolto a lui “Sei Omega 775, vero?”

“Sì!” risponde, e lui “Mettiti pure comodo sul divano, tra cinque minuti si comincia” Sorridente ma un po’ teso si sdraia sull’ampio divano e mentre si sbottona la camicia tenta di rilassarsi.

-Vattene via – Sente sussurrare al suo orecchio, ma si guarda intorno, non c’è nessuno.

All’improvviso s’accende un faretto fissato al soffitto, un cercapersone, un occhio di bue come lo chiamano in teatro, e lui pensa “Cazzo! anche gli effetti speciali!”

- E’ già successo, non è un déjà vu -

Abbagliato dal cerchio di luce che l’avvolge cerca di guardarsi intorno e quando i suoi occhi si sono abituati e riescono a metter a fuoco il set, resta a bocca aperta, mentre un’erezione improvvisa e prorompente si manifesta con violenza.

Adesso attorno a lui, completamente nudi, vi sono almeno quindici ragazzini, maschi e femmine, che si avvicino a lui lentamente, molto lentamente, sorridenti, e che muovono le mani sui loro corpi in maniera volutamente oscena.

Una bimba sui dieci anni viene avanti e si ferma ad un metro da lui, mentre gli altri restano più indietro. La musica intanto è sempre più ritmata e sensuale, mentre la bambina, scimmiottando i gesti d’una consumata attrice hard, simula la masturbazione davanti a lui che l’osserva ad occhi sgranati. Poi la ragazza s’avvicina sempre più, comincia ad accarezzarlo, gli sfila i pantaloni ed i boxer, l’aiuta a spogliarsi, mentre gli altri ragazzini sempre fermi a due metri da lui s’accarezzano ora vicendevolmente.

“Troppa grazia! Non è possibile!”intanto lei continuando ad accarezzarlo gli prende il membro in bocca e l’erezione si fa sempre più violentemente esplosiva.

Sei più  stupido di me, esci di corsa! Sei ancora in tempo.Conosco il finale e non te lo consiglio.

Adesso i ragazzini gli si fanno accanto, non ha tempo per star ad ascoltare le voci nella sua testa, lui sta per godere, la bimba stringe violentemente i suoi denti contro il membro e l’Orco non si rende conto di cosa sta succedendo, mentre è invaso dal dolore e dal piacere intravede una bambina nuda con le tettine già prorompenti che lo sta riprendendo con una telecamera ed il sorriso dei bambini si è ora trasformato in un ghigno mentre denti acuminati brillano nella luce e  bocche aperte lo raggiungono: e lui gode, continua a godere, ma ora ha anche dolore in tutto il corpo.

Rinvieniti, le tue cellule grigie dove stanno sciacquando? Si sono cortocircuitate, sono fuse, sono pappa! Imbecille! Pensi d’aver speso bene i tuoi soldi? 

Scaccia le voci, quelle fastidiose voci che lo stanno importunando e scorge, quasi senza rendersene conto, la videocamera, i denti aguzzi che brillano ed infine si fa nella sua mente, che ancora non ha appieno capito, il buio, nell’istante in cui la bambina mastica qualcosa e lui è immerso nel dolore e nel piacere.

Mentre il suo sangue misto a sperma si sparge sotto il divano impregnando i giornali stesi  la sua carne è strappata e masticata con avidità.

Piacere, buio, dolore, DOLORE, poi più niente

Stupido idiota!

< FINE REGISTRAZIONE >

-    Fantastico! Questa volta ti sei fatto perdonare da tutti i casini che mi combini!

-         E il gruppo d’ascolto che ne pensa?

-         Non si sono ancora ripresi, ma hanno già dato l’OK. Sòtutto non ha ancora detto nulla.

-         Che sta facendo?

-         E’ impegnato a visionare quei video sequestrati, sta già selezionando quelli da inserire e le possibilità di creare le sensazioni stimolate.

-         Starà provando su se stesso.

-         E’ a nostra immagine e somiglianza, no?

-         Fin troppo! Cambiando discorso, aspetto quanto prima un acconto, voglio fare un veloce giro del mondo con la mia Susan.

-         Te lo accredito, e a presto. Ti farò visionare il programma finito per i ritocchi.

-         Ci risentiamo!

Ed il collegamento è spento, l’Autore stappa la sua solita lattina di birra, accende una sigaretta e si rimette nel letto, sotto le coperte accanto a Susan che sta ancora dormendo.

Solleva il lenzuolo ed ammira la sua schiena nuda, beve una sorsata di birra…….