- vittorio baccelli - i racconti -
- nuova
stesura di "sesso alieno" apparsa su "mainframe"
I giorni indimenticabili della vita di un uomo sono
cinque o sei in tutto. Gli altri fanno volume.
(E.
Flaiano)
Ho conosciuto Stella all’università d’Urbino ove frequentiamo gli stessi corsi di Storia dell’Arte.
In breve siamo divenuti inseparabili, pranziamo
insieme alla mensa universitaria e la sera c’incontriamo nei bar del centro.
Esploriamo la cittadina ed i bellissimi dintorni,
spesso ci rechiamo al prato ventoso dei Cappuccini ed una sera dopo una gita al
Furlo ci siamo per la prima volta baciati.
-
Perché non passiamo le festività di Natale qui insieme? – mi fa lei
– un amico mi ha lasciato le chiavi della casa che ha a San Marino.
Ci rifletto un attimo, tanto con mia moglie ho
praticamente rotto già da qualche tempo, chi me lo fa fare di tornare in
Toscana, passerò le festività con Stella, vuol dire che telefonerò per gli
auguri sia alla moglie che ai miei genitori e, se s’incazzano, chi se ne
frega?
La vigilia di Natale col mio maggiolino VW partiamo
per la Repubblica del Titano, arriviamo nella cittadina e lei mi guida fino ad
una casa medioevale in mattoni.
Entriamo, posiamo borse e zaini con le nostre cose ed
esploriamo l’appartamento.
Ingresso, cucina, bagno con doccia, studio e camera
da letto matrimoniale, il tutto arredato nel classico stile studente
universitario con posters, riviste, dischi e libri sparsi ovunque.
Incredibile! C’è anche il riscaldamento centrale
coi suoi bei termosifoni belli caldi.
Sto fantasticando sui prossimi dieci giorni noi due
soli qui a San Marino, e lei mi fa: – Devo confessarti una cosa, non sono del
Maine, vengo da molto più lontano.
-
Davvero? – rispondo distratto - e da dove?
-
Vedrai più tardi – ribatte lei.
La conversazione si sposta sugli amici, sui corsi,
sugli insegnanti, sui pettegolezzi e
su gli
amori dei nostri compagni d’università.
Poi all’improvviso, con un salto si mette a sedere
sul letto e mi fa – Sei pronto?
-
A tutto – rispondo sorridendo.
-
L’hai detto! – esclama, ed inizia lentamente a spogliarsi.
Rovisto tra i dischi e le cassette del padrone di
casa alla ricerca di “Nove settimane e mezzo” che ora ci sta proprio a
puntino, ma non riesco a trovarlo, allora l’osservo mentre si sfila il
maglione, t-shirt, si toglie le scarpe, i jeans, poi il collant, lo slip e resta
nuda sorridente a fissarmi.
-
Ora viene il bello – mi dice – non sono della tua Terra, vengo da un
lontano
pianeta.
-
Dai! Falla finita – dico io dolcemente baciandola.
Si scosta – No! È vero, sei pronto a vedermi come
realmente sono?
-
Certo che sono pronto – le dico pensando ancora che stia scherzando.
-
Se non ti va, dimmelo e non ne facciamo di nulla – sta affermando ciò
molto
seriamente e comincio ad incuriosirmi.
-
Vuoi forse spaventarmi sfilandoti la pelle e sotto ne esce fuori un
rettile come in quel telefilm?
-
No – fa lei – è una cosa seria, ma non è niente d’orribile, però
per te sarà molto
strano,
preparati e se non ti va, dillo, farò marcia indietro e tutto sarà come prima.
Prendo la sedia e mi ci siedo a cavalcioni accanto al
letto fissandola.
- Dai vai avanti con lo spettacolo, mi hai
incuriosito, ora sono veramente pronto a tutto.
Con l’indice della mano sinistra si tocca la fronte
in tre punti, ed ecco, il mutamento davanti ai miei stupefatti sensi, lentamente
avviene.
I suoi occhi divengono più grandi e rotondi, i
capelli acquistano riflessi blu luminescenti, anche la pelle si trasforma, è
ora come fosse composta di squame dorate ed intorno a lei una sottile
luminescenza, sempre d’oro, si diffonde.
E’ ancora lei, ma non è solo più bella, è
bellissima, ed i lineamenti modificati sono splendidamente alieni.
Le prendo la mano che si è fatta ancor più sottile
e più lunga e la bacio su tutte le sue sei dita.
-
Mi piaci da impazzire, come prima, più di prima.
Mi spoglio, le sono sopra, le chiedo – Usi la
spirale o una pillola aliena?
Lei sorride – Vedo che non ti sei spaventato e che
ti piaccio ancora.
-
Moltissimo amore, non sai quanto.
-Non preoccuparti, non posso rimanere incinta, le
nostre due razze sono incompatibili, almeno per ora, ma i nostri cervelloni ci
stanno lavorando sopra.
La penetro mentre la bacio ed inizio ritmicamente a
possederla.
-
No – sussurra – con noi è diverso, devi star fermo dentro di me.
-
Come una thailandese – faccio io, e poi – obbedisco!
Sento delle vampe di calore che dal membro
s’irradiano verso il resto del corpo mentre la sua cosina mi stringe sempre più
forte.
Le vampe seguono i ritmi cardiaci, il mio ed il suo,
che ora si sono sincronizzati e battono all’unisono e li percepisco
chiaramente, anche la contrazione sul membro segue lo stesso ritmo, quasi una
musica.
La sua luminescenza dorata pulsa seguendo anch’essa
i ritmi cardiaci, poi lentamente la luminosità invade anche il mio corpo e
divengo dorato, le nostre membra sembrano farsi fluide, si mescolano, onde di
pensiero si incontrano e vi è interscambio d’emozioni mentre la melodia si fa
sempre più complessa.
Siamo un sol corpo luminescente, pulsante, musicale,
quando sento l’orgasmo lentamente salire e poi sommergerci con lunghe ondate
ritmiche musicali sempre più incisive e colorate.
Raggiunto l’apice c’è quasi come un lampo ed il
rumore del tuono, tutto si fa luminoso, accecante, poi molto lentamente c’è
dissolvenza e ci ritroviamo distesi l’uno accanto all’altra, bagnati come se
fossimo usciti dalla doccia, innamorati più di prima.
-
Cazzo, anche gli effetti speciali – mi scappa detto sottovoce.
-
Cosa?
-
Niente amore.
-
…………….
- Stella sei fantastica, non ti lascerò mai!
- Se non altro non te la sei data a gambe levate!
-
Non ci penso neanche.
-
Buon Natale, amore – fa lei e da sotto il cuscino estrae un piccolo
cubo azzurro
leggermente
fluorescente – è il tuo regalo di Natale.
-
Bellissimo! – dico, tenendolo in mano ed osservandolo con curiosità
– ma cos’è?
-
Cos’è e a cosa serve te lo spiegherò nei prossimi giorni, vedrai ne
rimarrai
Contento.
-
Per te ho qualcosa di speciale, ma tremendamente terrestre – le dico e
dallo zaino
tiro
fuori due pacchetti tutti infiocchettati.
Lei apre il primo e dentro c’è la videocassetta
“Regalo di Natale”, il film di Pupi Avati che quando lo vedemmo insieme le
era piaciuto un casino, nell’altro il body più sexy che sono riuscito a
trovare nei negozi di lingerie d’Urbino.
Non la lascio rivestire, posiamo i regali sul tappeto
e ricominciamo a baciarci…..