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- SAL
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- Quell'estate ero rimasto in città , una forma di esaurimento
nervoso mi aveva impedito di andare al mare come invece facevo da tanti
anni .
- Avevo trascorso i giorni di ferragosto passeggiando per i vicoli del
mio quartiere conversando ora con questo ora con quello , assaporando una
grande gioia e riscoprendo quei valori umani da tempo dimenticati .
- Abbandonata l'automobile in garage percorrevo ogni giorno quelle
strade che conoscevo fin da bambino e passavo da un'emozione all'altra non
vedendo più alcune persone che erano morte o si erano trasferite altrove
o incontrando vecchie conoscenze ed amicizie .
- Fu verso la fine d'agosto che il portiere una mattina invece del
solito saluto quasi urlò : " Don Gennaro " (non avendo nessuna
laurea e nessun diploma il buon uomo aveva provveduto - fin dal primo
giorno - a darmi il caratteristico e nobiliare titolo ) scusate , aggiunse
, rendendosi conto della foga , ma ci stà il Cavaliere Raguso del 4 °
piano che vorrebbe parlarvi (chissà perché i portieri napoletani ci
tengono a dire il piano dei condomini ).
- Pensai subito ad una bussata a denari , diamine , uno è privo di
salutare gentilmente un vicino e questi cerca , alla prima occasione , di spillarti dei soldi .
- Il portiere si rese conto di una certa mia perplessità , in quanto
non avevo risposto immediatamente e quasi per rassicurarmi disse : non vi
preoccupate credo si tratti d'un piacere da chiedervi ma non quello che
state pensando .
- Come faceva Pasquale a leggere nel pensiero poi ..."Va buo'
" risposi "dite pure al Cavaliere che questa sera verso le otto
sarò da lui" .
- "Grazie , Don Gennà , buona giornata " fu l'ossequioso
saluto .
- Da quando i miei due figli si erano sposati io e mia moglie Rosa
vivevamo soli nel vero senso della parola . Amici ne avevamo pochissimi perché
nemici entrambi degli inevitabili pettegolezzi cercavamo di
tenerli alla larga , la maggior parte dei parenti si era trasferita in
altre zone della città e l'unico contatto rimasto era telefonico una
volta ogni tanto .
- Per tutta la giornata non feci altro che pensare all'appuntamento del
cavaliere , era un uomo sulla settantina , pensionato di non ricordo quale
ente , che insieme alla moglie spesso stava fuori Napoli per molti mesi ed
i nostri rapporti erano limitati al semplice saluto . Cosa mai poteva
volere da me ?
- " Certamente ti busserà a quattrini " mi disse Rosa a
tavola mentre mi porgeva un ricco piatto di spaghetti alle vongole .
" Li conosco i tipi come il cavaliere Raguso , non vedi i viaggi che fa
? Sicuramente avrà contratto dei debiti , questo succede quando uno fa il passo più lungo della gamba ! "
- " Rosa , te voglio bbene , quanta confidenza , io si e no 'o
saluto ' o Cavaliere . "
- Cercai di stoppare la conversazione ma Rosa stava come si dice :
" 'e genio " e mi dovetti sopportare tutta la storia della
famiglia Raguso apprendendo così dei particolari a me del tutto
sconosciuti (e che francamente fino al giorno prima non m'interessavano un
fico).
- Debiti , corna , sporcizia , avarizia ...Nel frattempo ero
sprofondato nella poltrona e non la sentii più abbandonandomi ad un sonno
ristoratore .
- Mi svegliai intontito , certamente a causa di qualche bicchiere di
vino bianco bevuto in più , con Rosa che sbraitava ricordandomi
l'appuntamento .
- Alle venti in punto io e mia moglie ci presentammo a casa del
Cav.Raguso . Sentimmo l'abbaiare del cane e poi venne ad aprirci il nostro
vicino , in persona , con una vestaglia da camera di un colore imprecisato
, tanto era sporca , confermando in pieno uno dei difetti che Rosa aveva
riscontrato e riferito dopo pranzo .
- " Scusatemi Don Gennaro se vi ho disturbato , sembrava sincero ,
ma debbo chiedervi un favore che forse solo voi potete farmi " .
Istintivamente misi la mano sulla tasca posteriore del pantalone dove alla
destra avevo il portafogli e presentivo che purtroppo anche in questo
probabilmente poteva avere ragione mia moglie . L'esordio è proprio buono
, pensai , e nella mia mente già vedevo in una nuvoletta diversi
biglietti da centomila che volavano .
- " Prego , accomodatevi " si premurò il Cavaliere , "
mia moglie è a Milano da qualche giorno , scusate la confusione "
poi rivolto al cane che abbaiava : " Tu , Sal , stai zitto ! "
- Quest'ultimo mogio mogio si accucciò nell'angolo del saloncino .
- Ci sedemmo sul divano , abbastanza unto , e dopo qualche minuto
sorseggiavamo un caffè (appena un dito ed amarissimo ed ecco - pensai -
la seconda conferma d'un altro difetto sottolineatomi da Rosa) il padrone
di casa mi parlò del suo problema . " Vedete , Don Gennà, io tra qualche giorno dovrò trasferirmi a Milano in un alloggio
molto più piccolo di questo , già modesto .
- Sapete è per stare vicino a mio figlio che lavora presso
un'agenzia di credito Lombarda , noi solo a lui teniamo , se fosse stato
per me (capii che fingeva)sarei rimasto a Napoli ma sapete le madri come
sono , non ce la faceva più a stare lontano . "
- Ancora una volta , mentre parlava , pensavo ai miei soldi , e
probabilmente anche per il caldo sentii il sudore scendere a gocce un po' dappertutto ,evidentemente
gli servivano per il viaggio.
- " Voi vi chiederete perché ho interpellato Don Gennaro con
tante persone che ci sono nel condominio , " infatti pensai e sentivo
il pericolo sempre più vicino , " io credo che il mio povero Sal non
starebbe in migliori mani , voi avete i figli sposati , vivete soli e la
povera bestia potrà farvi senz'altro una buona compagnia . "
- Per poco non mi venne un colpo ! In un'altra occasione avrei urlato :
" No ! " ma l'allontanarsi del pericolo-prestito mi fece fare
buon viso a cattiva sorte .
- Questo era dunque il motivo dell'incontro , e quell'infame di
Pasquale il custode lo sapeva , eccome , voleva sbarazzarsi del pastore
tedesco che con la coda dell'occhio ci guardava steso a terra nell'angolo
. Rosa mi toccò la mano accondiscendente ma io comunque cercai di
prendere tempo : " Carissimo Cavaliere, io non troverei nulla in
contrario a prendere Sal , ho sempre amato gli animali e poi sinceramente
abbiamo bisogno d'un po' di compagnia , ma credo che sarà difficile per
il cane abituarsi a dei nuovi padroni . " Chisto pare nu ciuccio ,
tanto è grande , ad occhio e croce avrà un paio d'anni e per noi sarebbe
come adottare un giovanetto di 13/14 anni" .
- " Anch'io non sono convinto che si adatterà subito alla nuova
condizione , " disse il Cavaliere , ma purtroppo non potrò portarlo a Milano , se proprio non potete
tenerlo voi datemi un consiglio , che dite lo porto al canile ? "
- Quella parola ghiacciò sia me che Rosa che all'unisono rispondemmo :
" Va bene ,Cavalie' , siamo a vostra disposizione , prima della partenza portateci il cane
, ci arrangeremo" .
- Istintivamente guardai nel frattempo il cane che a sua volta alzò
gli occhi su di me per poi squadrare dal basso in alto Rosa e poi il
padrone .
- Chiacchierammo poi del più e del meno , delle striminzite pensioni ,
del carovita ed alla fine ci salutammo con una stretta di mano per
l'intesa raggiunta .
- Passò qualche giorno , mi ero quasi dimenticato di quell'impegno
preso , quando un pomeriggio , sul tardi , una bussata di porta e mi
trovai il Cavaliere con le valigie e Sal davanti .
- " Don Gennà , ogni promessa è debito , come
d'accordo vi lascio il cane , se sapeste quanto mi dispiace (mi accorsi
che mentiva spudoratamente) speriamo che si abituerà nella vostra casa ,
del resto è un piano più sotto e la stessa verticale .
- Improvvisamente accadde l'imprevisto : Sal mi si avvicinò e cominciò
a leccarmi la mano , si volse a guardare quello che era stato il suo padrone ed abbaiò un
paio di volte , come se avesse voluto dirgli qualcosa , poi andò verso
Rosa che lo sistemò nel soggiorno .
- Sono trascorsi da allora 6 anni , ormai Sal fa parte della nostra
famiglia gli vogliamo bene, sicuri di essere ricambiati ed affrontiamo per
lui il sacrificio di scendere almeno tre volte al giorno per fargli fare i
bisogni .
- C'è solo un piccolo particolare : quando salgo le scale , prima di
entrare in casa , debbo lasciarlo libero dal guinzaglio , sale l'altro
piano si ferma davanti alla porta dove abitava il cavaliere e sfoga un
piccolo bisogno corporale , ed ogni paio di giorni facciamo questioni col
nuovo condomino , poi ritorna al terzo piano e corre verso la sua cuccia .
- Qualche volta mentre dorme ho osservato che singhiozza ma credo si
tratti di cattiva digestione , anche i cani possono essere deboli di
stomaco , o no ?
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LUCIANO SOMMA