1.

2001 -Siamo in periodo elettorale, mi sembra perciò giusto affrontare in questa mia prima pubblica riflessione attraverso il web, questo argomento. Non ho mai disertato le urne e credo nella politica: nella passata tornata elettorale ero candidato al senato nella circoscrizione 9 (Lucca, MediaValle, Garfagnana e Versilia) per la lista Sgarbi-Pannella - ottenni 2812 preferenze (http://web1999.senato.it/bd/dati-el/13/r9c9.htm). In passato fui candidato alla camera per il partito radicale nella mia circoscrizione, che allora comprendeva le province di Lucca, Pisa, Livorno e Massa Carrara. Credo nel sistema maggioritario con tanto di primarie e vorrei che l'elettorato potesse scegliere tra due valide alternative: un vero centro-destra ed un vero centro-sinistra. Parlo cioè di un centro-destra come quello attuale spagnolo ed un centro-sinistra come quello inglese alla Tony Blaire. Due raggruppamenti dunque, di pari dignità ed intercambiabili, entrambi innovatori e laici, senza conservatorismi,  proiettati verso il futuro e non condizionati da passati totalitarismi ed ideologismi. Da noi, in Italia, crollate finalmente le ideologie, non sono nate le idee, ed al loro posto hanno prosperato  gruppi di potere e lobby economiche. Prima avevamo una sola DC, che aveva anche una sua dignità, oggi abbiamo due DC al posto di una, che dal vecchio regime hanno preso solo gli aspetti più deteriori. Due DC speculari in negativo ed inutilmente intercambiabili che si fingono rispettivamente centro-destra e centro-sinistra. Attorno a loro, il vuoto. Un elettore di centro-destra o di centro-sinistra a quale DC dovrebbe dare il proprio consenso? L'esperienza inglese e quella spagnola sono da noi inesistenti. Per la prima volta penso che esprimerò la mia ferma volontà politica di cambiamento con il NON VOTO.

 

 

 

2.seconda amara riflessione

L'ingiustizia regna su questa terra corrotta! Hanno fatto passare di tutto al TG, ma proprio di tutto! Ogni genere di servizio cretino, ma qualcuno di voi ha visto UNA SOLA NOTIZIA che riguardasse la morte di Douglas Adams?
Non sarà perché è più importante il pop moderno degli scrittori che contano? Che sia più importante il colore delle mutande di Britney Spears della funesta sparizione dell'immortale autore di "Guida Galattica per gli Autostoppisti"??
Indignato e offeso, e mai così tanto rattristato.

3.

Voglio ricordare a tutti una cara persona scomparsa il 31 marzo scorso. Si chiamava Luciana Giussani ed era una delle due mamme di Diabolik, il capostipite degli eroi neri italiani, che Luciana aveva creato nel 1962 assieme alla sorella Angela, morta nel 1987. Entrambe si erano ispirate ad un altro famoso ladro leggendario, Fantomas. Ho conosciuto le due sorelle al Salone dei Comics di Lucca, parecchi anni fa, ma ne ho ancora un vivido ricordo. Ormai Diabolik e Dylan Dog sono oggi due miti anche per i giovani, e pensare che erano stati entrambi accusati di corrompere le giovani menti dei lettori, ma successivamente sono stati ampiamente rivalutati ed addirittura utilizzati come testimonial per campagne sociali.

        

 

4.

Finite le scuole oggi c'è l'usanza di fare una rappresentazione e così sono andato ad un piccolo teatro ove finite le Medie, si rappresentava il secolo che se ne è andato. Sono rimasto colpito dalle banalità che si sono susseguite sul palcoscenico. La maggior parte del tempo era speso contro la guerra, contro ogni guerra, vi era poi una acritica ricostruzione del risorgimento ed una trita filo-comunista descrizione acritica della resistenza. Neppure una parola sugli orrori di due atomiche sganciate su due città. Erano presenti in massa i ragazzi che hanno terminato le medie e l'anno prossimo andranno alle superiori: neppure una parola sui rischi che correranno. Con l'esperienza che ho, so con certezza che molti di loro rimarranno schiavi della nicotina e dell'alcool, alcuni di loro moriranno d'incidente stradale o d'infortunio sul lavoro, altri cercheranno la morte nel buco, alcune ragazze si prostituiranno..........questa è la violenza che purtroppo li aspetta, e su questa violenza la scuola non ha speso una parola. Con la Moratti mi auguro che tiri un vento nuovo nella scuola, altrimenti saranno guai seri.

5.

11 settembre 2001 - Mi ero preso una pausa di riflessione per poter meglio giudicare quanto era avvenuto a Genova durante il G8, ma mentre pensavo a cosa scrivere poiché non si può prendere a cittadino"modello" colui che lancia estintori contro una camionetta della polizia, ma neppure si può accettare il poliziotto "democratico" che prende a calci il dimostrante in terra o che spara in faccia al dimostrante. Ma questi vertici della polizia, tutti messi dalle sinistre, hanno dimostrato come i vopos si comportano in questo casi. Ma nel frattempo è accaduto l'inverosimile, l'attacco di guerra a Manhattan.

E l'assurdo è che in internet attraverso i portali di discussione, ci sia qualcuno che cerca di giustificare l'indifendibile. A questi signori ho risposto in maniera netta:
"la tua analisi "approfondita" è quanto mai d'inutile di fronte a gli ultimi avvenimenti.
non esiste un fondamentalismo islamico?
ma tu sei difuori.
io difendo il mio modello di civiltà - se vuoi tu puoi anche andartene coi talebani. auguri vivissimi!!!
rileggimi:
Se volete mi spiego meglio, qualcuno oggi ha elencato tutte le categorie delle persone che vogliono una guerra.
guarda caso s'è dimenticato i folli del fandamentalismo islamico.
malafede? cattive ideologie o fiancheggiamento?
se qualcuno non se ne è accorto i folli hanno dichiarato guerra al mondo civile l'11 di questo mese.
e la guerra è guerra di religione, il criminale bin laden  da oltre 10 anni va dicendo che farà nascere IL REGNO DI ALLAH NEL MONDO COL TERRORE, aiutato in questo da alcuni stati-canaglia.
qualcuno non vorrebbe mica farci credere che questa banda di criminali sono i paladini dei poveri del terzo mondo?
il solito che oggi dimentica chi ha fatto scoppiare la guerra, giorni fa parlava della "tolleranza" islamica .
ho qui un dispaccio d'agenzia, ripreso ieri da molti giornali ove in un reportage da Kabul rendono noto che ci sono 24 giovani in carcere (2 americane, due australiani, 4 tedeschi e 16 afgani) che rischiano la pena di morte per l'accusa di DIFFUSIONE DEL CRISTIANESIMO!!!!!!!
a questo punto io sono con l'america e dico GIUSTIZIA INFINITA. VITTORIO"

 


6. la morte di Giancarlo Cattoni.

ricordando GIANCARLO CATTONI a pochi giorni dalla sua morte.

giancarlo cattoni

“Babbo è morto il Giancarlo”, con queste parole mia figlia mi raggelò appena rientrato a casa.

Incredulità, uno scherzo, non è possibile: una girandola di pensieri affollò la mia mente, ma man mano che le notizie giungevano, sempre più particolareggiate, mi sono dovuto arrendere.

Giancarlo era morto, uno stupido incidente stradale, un autobus che arrivava, lui in motorino, un incrocio a cento metri dalla sua casa, un semaforo che forse non funzionava bene: l’impatto.

Un incidente stradale, come tanti, ma stavolta con un finale atroce: diciassette anni, certe morti sono pesanti come macigni.

Lui, amico dei miei figli era conosciuto a Trento ove abitava il padre, a Lucca ove aveva frequentato l’istituto artistico “Passaglia”, in Mediavalle ove abitava con la madre; era a Trento adesso, suo padre gli aveva trovato un buon lavoro in una tipografia come grafico, un lavoro che a lui piaceva, ed aveva lasciato la scuola per questo.

Mi sembra impossibile non averlo più in giro per la casa, con mio figlio al computer, con la piastra in mano e gli storici album in vinile dei Nirvana, a cena con noi e talvolta restava anche a dormire.

Tra tutti gli amici di mio figlio era l’unico che leggeva con piacere i miei racconti, e gli piacevano, amava soprattutto un personaggio, “L’Imperatore”, che era presente in tre o quattro racconti delle mie “Storie di fine millennio” e più volte mi ha chiesto: “Perché non fai qualche altro racconto con l’Imperatore?” gli rispondevo che per ora non avevo niente in mente, ma chissà?

Adesso so che ne scriverò ancora, grazie a Giancarlo, e saranno racconti dedicati a lui.

Chi l’ha conosciuto è rimasto, come sempre accade davanti al mistero semplice della morte, impotente e pietrificato: ma non è giusto morire così a soli diciassette anni.

Ti ricorderemo sempre, Giancarlo.

  giancarlo cattoni